DOMUS ASSISTENZA, A LEZIONE CON LE FRECCE TRICOLORI

DOMUS ASSISTENZA, A LEZIONE CON LE FRECCE TRICOLORI

Una giornata di formazione con lo psicologo Leonardo Milani, per più di vent'anni mental trainer della pattuglia acrobatica, per rafforzare la coesione e la motivazione dei Pea della cooperativa modenese

mercoledì 22 ottobre 2025

Trascorrere un pomeriggio con il mental trainer delle Frecce Tricolori non è un’esperienza che capita tutti i giorni. È accaduto al personale educativo assistenziale (Pea) della cooperativa sociale Domus Assistenza di Modena, che ha partecipato a un incontro formativo condotto dallo psicologo Leonardo Milani, per oltre vent’anni mental trainer della celebre pattuglia acrobatica nazionale.

 

L’appuntamento, dedicato ai temi della motivazione e del lavoro di squadra, ha offerto ai partecipanti una prospettiva inedita su come la coesione e la fiducia reciproca possano migliorare la qualità dei servizi educativi. “I nostri 800 Pea sono impiegati in 400 scuole, dai nidi alle secondarie superiori, e si occupano di oltre 2mila bambini e ragazzi con disabilità, collaborando con i docenti e i servizi sociali dei numerosi Comuni e Unioni dei Comuni della provincia – ha ricordato Guido Gilli, presidente di Domus Assistenza –. Tutto questo è possibile grazie a un importante lavoro di squadra del team di coordinamento, sotto la guida della responsabile del settore inclusione scolastica e servizi integrati Francesca Zanoli”.

 

Nel suo intervento, Milani ha richiamato i principi che ispirano un gruppo d’élite come le Frecce Tricolori: passione, altruismo, gratitudine, trasparenza e impegno. “Una squadra non si fonda sull’ego, ma sulla capacità di donare, fidarsi e puntare ogni giorno al 101%”, ha spiegato il fondatore e docente dell’Istituto di Psicologia del Benessere, invitando i partecipanti a riflettere sul valore dell’affidabilità e della condivisione negli ambienti di lavoro ad alta responsabilità.

 

Il mental trainer ha poi affrontato il tema dell’equilibrio tra intelligenza logico-razionale ed emotiva, sottolineando come “la collaborazione tra mente e cuore sia la chiave per una performance duratura e sana”. Un messaggio che ha trovato piena risonanza tra gli educatori, quotidianamente impegnati in contesti complessi dove empatia e competenza tecnica devono procedere di pari passo.

L’incontro si è concluso in un clima di entusiasmo. I partecipanti hanno condiviso la sensazione di aver vissuto un momento di crescita personale e professionale, un’occasione preziosa per consolidare quel gioco di squadra che, come ha ricordato Milani, è alla base di ogni eccellenza, dalle acrobazie nei cieli alla cura educativa nei territori.