“Quella di Confcooperative Emilia Romagna è innanzitutto una storia di uomini e donne. Uomini che nel secondo dopoguerra hanno fondato le nostre imprese cooperative per rispondere ai bisogni delle comunità, e donne che sono sempre rimaste al loro fianco, pronte a sostenerli, correggerli e guidarli”.
È con queste parole che inizia la prefazione di Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna, al libro “Probi Pionieri dell’Emilia-Romagna. Una storia di cinquant’anni 1968-2018” scritto da Elio Pezzi e pubblicato in occasione del 50° anniversario dell’Unione regionale.
50 ANNI LUNGO LA VIA EMILIA
In circa 350 pagine viene riassunta la storia del movimento cooperativo di ispirazione cristiana in Emilia-Romagna, che oggi riunisce 1.600 imprese con oltre 230.000 soci e 82.000 addetti.
Denominata all’epoca Unione Regionale Emiliano-Romagnola della Cooperazione, Confcooperative Emilia Romagna nasce a Bologna il 24 febbraio 1968, tre anni dopo la nascita di un Comitato di coordinamento regionale tra le 8 Unioni provinciali. Presieduta dall’on. Giovanni Bersani, già alla fine degli anni Sessanta Confcooperative Emilia Romagna rappresentava circa 1.000 cooperative con 100.000 soci.
Da qui inizia il percorso di crescita sotto la direzione di Giuliano Vecchi. Gli anni Settanta si aprono con la costituzione della Federazione delle Casse Rurali e Artigiane dell’Emilia Romagna. Qualche anno più tardi, nel 1974, si tiene il primo Congresso regionale di Confcooperative con la conferma Bersani.
Nel 1975 viene approvata la legge regionale per la promozione ed il sostegno della cooperazione che rappresenta una svolta per lo sviluppo di questo modello imprenditoriale. Nascono poi i consorzi quali il Cimaco nel settore zootecnico, Conserve Italia per l’ortofrutta trasformata, il Conalat ed il Conacof nel settore lattiero-caseario ed il Conapro nel comparto della produzione e lavoro.
Nel 1976 Alfonso Colli subentra al dimissionario Giovanni Bersani come presidente dell’Unione Regionale.
Nello stesso anno inizia anche la costruzione della nuova sede di Confcooperative Emilia Romagna, chiamata Palazzo Unicoper, in via Calzoni a Bologna.
Nel 1979 si tiene il secondo Congresso regionale dell’organizzazione con la conferma di Alfonso Colli alla presidenza.
Nello stesso anno prende il via l’attività di Irecoop Emilia-Romagna, l’istituto di formazione di Confcooperative che progetta e realizza iniziative finalizzate a valorizzare le risorse umane.
In un decennio raddoppiano le cooperative aderenti (2.000) e i soci (200.000)
Gli anni Ottanta si aprono con l’inaugurazione del Palazzo Unicoper, celebrata il 14 giugno 1980 alla presenza del presidente del Consiglio Francesco Cossiga, e proseguono con il terzo Congresso regionale che elegge alla presidenza Massimo Medici poi dimessosi nel 1985 per motivi di salute e sostituito da Franco Chiusoli.
Alla fine degli anni Ottanta nascono le Federazioni regionali.
Gli anni Novanta iniziano con un’importante novità: nel mese di marzo del 1990 viene approvata la nuova legge sulla cooperazione, la n. 22, alla quale ben presto si associano anche nuovi strumenti legislativi nazionali come la legge sulla cooperazione sociale del 1991 e la legge quadro nazionale sulla cooperazione del 1992.
I cambiamenti interessano anche la governance: nell’aprile del 1996, Maurizio Gardini diventa presidente di Confcooperative Emilia Romagna.
Successivamente, viene nominato direttore Pier Luigi Nascetti.
Nelle Assemblee regionali del 2000, del 2004 e del 2008 Maurizio Gardini viene confermato alla presidenza di Confcooperative Emilia Romagna. Nel 2006 Marco Venturelli viene nominato direttore dell’Organizzazione regionale.
All’inizio del 2013, Maurizio Gardini viene eletto presidente nazionale al posto di Luigi Marino diventato senatore, mentre alla guida dell’Associazione regionale arriva Massimo Coccia che ricopre l’incarico sino alla fine dell’anno quando viene sostituito da Francesco Milza.
Nel settembre 2013 Pierlorenzo Rossi assume la direzione di Confcooperative Emilia Romagna, subentrando a Marco Venturelli, chiamato a Roma dove oggi ricopre l’incarico di segretario nazionale.
Successivamente nascono la Federazione dei Giovani Cooperatori (oggi Giovani Imprenditori Cooperativi di Confcooperative Emilia Romagna) e la Commissione Regionale Dirigenti Cooperatrici di Confcooperative Emilia Romagna.
Nel 2016 Francesco Milza viene confermato alla presidenza di Confcooperative Emilia Romagna.
Nel 2018 si celebra il 50° anniversario di Confcooperative Emilia Romagna con un grande evento tenutosi nella sede della Regione, davanti a oltre 300 cooperatori giunti da tutte le province e alla presenza di importanti autorità.