È partito il cantiere per la realizzazione del nuovo Campus del Liceo IESS (Istituto Europeo di Studi Superiori), un intervento che segna un nuovo capitolo nella rigenerazione dell’area ex Polveriera di Reggio Emilia, dove cultura e innovazione educativa diventano motore di rinascita urbana e sociale. L’inaugurazione è prevista per settembre 2026, a conclusione di un percorso che porterà alla nascita di uno spazio pensato per vivere la scuola in modo completamente nuovo.
“Si tratterà di un nuovo spazio e di un nuovo modo di vivere la scuola – spiega il preside Ugo Barilli – un luogo in cui gli studenti potranno vivere la vita di un vero college, nel quale studiare, condividere e crescere insieme ogni giorno”. Il nuovo campus potrà accogliere 250 studenti e 50 insegnanti, e sarà dotato di laboratori scientifici di ultima generazione, ambienti immersivi dedicati alla realtà virtuale, un FAB LAB, un laboratorio di robotica e nuove tecnologie, e un’aula informatica dedicata a coding, progettazione 3D e intelligenza artificiale. Ogni aula disporrà di connessione Wifi ultraveloce e lavagne digitali, per valorizzare una didattica interattiva e laboratoriale.
Il progetto rappresenta, come sottolinea Barilli, “una tappa fondamentale del cammino che in questi anni ci ha portato ad ampliare sensibilmente la nostra offerta formativa, ma anche a far sì che i percorsi di apprendimento consentano esperienze di vita comunitaria importanti, sviluppino apertura al mondo e la capacità di interpretare e concorrere ai cambiamenti che caratterizzano il contesto internazionale”.
Il Liceo IESS, una delle realtà educative più significative di Confcooperative Terre d’Emilia, ha recentemente arricchito la propria proposta con tre nuovi indirizzi dedicati a Scienze economiche, Tecnologie digitali e Scienze umane, che si aggiungono ai corsi storici di Relazioni internazionali e Scienze applicate. “Tutti i percorsi – precisa il preside – sono caratterizzati da un approccio interdisciplinare e da un metodo di apprendimento attivo, che integra conoscenze teoriche ed esperienze pratiche, ma anche competenze personali fondamentali come pensiero critico e capacità di risolvere i problemi”.
Oltre alla componente formativa, il nuovo campus offrirà spazi per la vita comunitaria e la socialità: una caffetteria, una biblioteca multimediale, aree verdi per la didattica all’aperto e lo sport, ambienti pensati per docenti e studenti. “Il nuovo Campus – conclude Barilli – sorgerà in un’area che, grazie al lavoro del Consorzio Romero e delle sue cooperative sociali, è stata in parte restituita alla città, recuperando zone ancora segnate dal degrado e restituendo loro una funzione di grande impatto sociale e culturale”.