Per un sistema cooperativo sempre più chiamato a muoversi in un mercato complesso, competitivo e ad alta intensità tecnologica, la trasformazione digitale non è più una possibilità, ma un percorso necessario. Confcooperative Emilia Romagna considera la digitalizzazione una leva strategica per rafforzare competitività, capacità organizzative e resilienza delle imprese, promuovendo un accesso diffuso alle competenze e agli strumenti dell’innovazione. In questi anni il movimento ha avviato e consolidato numerose esperienze, dall’impegno con la rete dei Clust-ER all’avvio di “TechTherapy”, progetto di video-pillole nato con il Servizio Civile Digitale pensato per rendere più consapevoli e preparati cittadini e imprese.
È nel solco di questo percorso che nasce il nuovo Ufficio per la Innovazione Digitale di Confcooperative Emilia Romagna con l’obbiettivo di consolidare e mettere a sistema le molteplici sinergie costruite negli ultimi anni sul fronte dell’innovazione. Un presidio strutturato, con una missione precisa: accompagnare la cooperazione regionale nelle sfide che l’evoluzione tecnologica impone, dalla trasformazione digitale alla cybersecurity, dall’intelligenza artificiale ai progetti strategici sostenuti dai fondi europei. “La nostra ambizione è diventare un ecosistema di competenze integrate al servizio delle cooperative - spiega Gabriella Pirrello (nella foto in copertina), responsabile del nuovo ufficio -. Unendo relazioni, strumenti e conoscenze, possiamo garantire alle associate un accesso semplice e qualificato alle opportunità che l’innovazione offre all’interno di un contesto regionale così ricco”.
Un tassello centrale di questo ecosistema è la collaborazione con la cooperativa di servizi digitali Node, già Digital Innovation Hub di Confcooperative e partner strategico per sensibilizzare le imprese sulle opportunità dei bandi regionali, nazionali e internazionali, oltre che sulle nuove disposizioni in tema di cybersecurity e intelligenza artificiale. La sinergia con Node è preziosa e strategica e sarà determinante per la messa a terra di un percorso a step rivolto alle cooperative dell’Emilia-Romagna che rientra tra le azioni del bando "Bando per azioni di sistema a favore della rete per la transizione digitale delle imprese dell'Emilia-Romagna (edizione 2025)”, finanziato dal PR-FESR e vinto da Node.
Un ruolo crescente è svolto anche da Fondazione IFAB, con cui Confcooperative Emilia Romagna ha intensificato il lavoro sia sul piano progettuale sia su quello dell’orientamento. IFAB sta ampliando il proprio raggio d’azione verso le PMI e offre alle cooperative l’accesso alle competenze del team della fondazione e alla potenza di calcolo dei supercomputer del Tecnopolo. IFAB offre anche la possibilità di candidare progetti innovativi, supportati da incontri individuali che aiutano a calibrare e maturare le idee presentate. Tra gli esempi più rilevanti c’è il progetto Tornatura, sviluppato con IFAB, dedicato alla lotta alle emergenze fitosanitarie.
Il terzo pilastro è il rapporto con ART-ER e, in particolare, con ER2DIGIT, l’European Digital Innovation Hub della Regione Emilia-Romagna. L’EDIH mette a disposizione servizi agevolati o gratuiti che spaziano dalla formazione sulle tecnologie di frontiera fino al supporto all’accesso ai fondi europei. L’obiettivo condiviso è rafforzare la presenza di ER2DIGIT nel tessuto imprenditoriale cooperativo, creando un dialogo stabile che faciliti la diffusione degli strumenti disponibili. L’ufficio sta inoltre coordinando comunicazioni e iniziative informative sulle opportunità più recenti, come i bandi a cascata dedicati all’innovazione digitale delle PMI.
Elemento trasversale a tutti gli ambiti è la formazione, considerata da Confcooperative Emilia Romagna un fattore decisivo per accelerare una transizione digitale responsabile e realmente efficace. L’organizzazione ha avviato un percorso dedicato all’uso etico e consapevole degli strumenti di intelligenza artificiale generativa, con un approccio che integra aspetti tecnici, operativi e culturali. “Portare l’innovazione nelle cooperative non significa solo introdurre una tecnologia avanzata o un nuovo strumento digitale, ma far partecipare le persone al cambiamento culturale già in corso”, osserva Pirrello. Una visione condivisa dal direttore di Confcooperative Emilia Romagna, Pierlorenzo Rossi, che sottolinea: “Questo ufficio nasce per mettere ordine, rafforzare le relazioni e dare continuità a un lavoro che negli ultimi anni ha posto la cooperazione regionale al centro delle politiche di innovazione della nostra regione. Vogliamo che le nostre imprese non siano solo destinatarie della trasformazione digitale, ma protagoniste”.