La cooperativa sociale La Piccola Carovana di Reggiolo (Re) è tra le protagoniste del Premio Emilia Sostenibile 2025, che si è svolto giovedì 30 ottobre nella sede di Confindustria Emilia Area Centro. La cooperativa, aderente a Confcooperative Terre d’Emilia, ha ricevuto il riconoscimento per l’innovazione di processo, grazie a un progetto che unisce economia circolare e inclusione: un impianto per il riutilizzo di beni recuperabili, realizzato in partnership con Geovest, che consente anche l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. A ritirare il premio è stata la presidente Clara Preti, che ha sottolineato come il modello cooperativo “continui a generare valore sociale e ambientale nei territori, creando lavoro dignitoso e relazioni di comunità”.
Il Premio Emilia Sostenibile, promosso da UCID Bologna in collaborazione con Confcooperative Terre d’Emilia, Confindustria Emilia Area Centro e Bologna Business School, con la direzione tecnica di NeXt Economia, ha premiato anche la multinazionale tech Voilàp Spa per l’innovazione di prodotto con elumatec SBZ 145, centro di lavoro ad altissima tecnologia per la lavorazione di profili in alluminio e leghe leggere, che combina precisione, efficienza energetica e sostenibilità.
A consegnare i riconoscimenti, il presidente UCID Bologna, Filippo Sassoli de’ Bianchi, ha ricordato come “la sostenibilità d’impresa sia nel DNA di UCID: crediamo nell’impresa come bene al servizio della comunità e non dell’individuo”. Un messaggio ripreso da Daniele Ravaglia, vicepresidente di Confcooperative Terre d’Emilia, che ha evidenziato: “Le cooperative emiliane hanno da sempre un modo di fare impresa sostenibile che anticipa le normative europee. Oggi la sostenibilità è una sfida comune a tutte le forme di impresa, e il confronto con altri modelli è fondamentale per far crescere il valore sociale generato”.
Nel corso della cerimonia, il presidente della Filiera Elettronica e Meccatronica di Confindustria Emilia, Nicola Montanari, ha parlato di “Sostenibilità 2.0, dove l’impresa fonde innovazione e pragmatismo per competere mantenendo l’attenzione a ciò che lascia alle generazioni future”. Mentre Gian Luca Galletti, presidente UCID nazionale e di Emil Banca, ha sottolineato come “il vero vincitore sia il territorio emiliano, dove la cultura della sostenibilità è ormai diffusa e condivisa”.
La cerimonia ha visto anche l’assegnazione di otto menzioni speciali ad altrettante imprese virtuose: Cadicagroup, Granarolo, Reinova, Prologis, Bio5, Pelliconi, Palazzo di Varignana e Piquadro. Nelle conclusioni, Lorenzo Semplici di NeXt Economia ha ricordato che “la varietà e la ricchezza delle innovazioni candidate dimostrano la vitalità dell’economia emiliana. Occorre pensare al Premio come a un processo generativo di innovazione, capace di costruire una comunità di imprese e imprenditori dell’innovazione civile”.
L’iniziativa, giunta alla nuova edizione, è sostenuta dai main partners Coprob Italia Zuccheri, Emil Banca e Fondazione Marchesini ACT, insieme ai sostenitori CAMPA, Gruppo Fiori, Valsoia, Maresca e Fiorentino, Stefauto1952, Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna e la Famiglia Sassoli de’ Bianchi, con la Fondazione ANT come partner etico.
Nella foto in cover, da sx: Tamburini, Ravaglia, Preti, Schilirò, Galletti, D'atri