ANNIVERSARI / I 35 ANNI DELLA ASSOFA DI PIACENZA

ANNIVERSARI / I 35 ANNI DELLA ASSOFA DI PIACENZA

Nonostante la pandemia e l’aumento delle materie prime, la cooperativa sociale guarda al futuro puntando sulla formazione dei dipendenti e collaborazione con le Istituzioni

giovedì 10 marzo 2022

“Siamo molto contenti di aver raggiunto questo importante risultato, anche perché non sono tante le cooperative sociali che raggiungono i 35 anni di attività. Inizieremo i festeggiamenti proprio venerdì 11 marzo, con la celebrazione eucaristica presieduta da sua eccellenza monsignor Adriano Cevolotto vescovo di Piacenza-Bobbio presso la parrocchia del Preziosissimo Sangue a Piacenza. Sarà la prima volta dal Natale 2019 che ci rivedremo tutti insieme con le persone disabili, i loro famigliari i dipendenti e i volontari

 

È grande la soddisfazione di Donatella Peroni, presidente della cooperativa sociale Assofa di Piacenza, che quest’anno festeggia 35 anni.

 

Nata come associazione nei primi anni ‘80 dall’incontro di un gruppo di famiglie di ragazzi disabili e di volontari con il sogno comune di creare una realtà nuova, capace di offrire un servizio di assistenza qualificata e di sollievo alle famiglie ed ai ragazzi - “da questo il nome Assofa, Associazione Famiglie” - la cooperativa, fortemente sostenuta anche dall’allora vescovo mons. Enrico Manfredini, è stata costituita nel 1987.

 

Al momento conta 66 soci e offre importanti servizi come un centro socio riabilitativo diurno autorizzato ad ospitare 25 persone con disabilità, assistite da personale specializzato della cooperativa, uno spazio per fisioterapia e diversi servizi assistenziali ed educativi domiciliari per minori e adulti con disabilità

 

“Per noi gli ultimi anni sono stati particolarmente duri” - racconta la presidente Peroni, in carica dall’11 settembre 2019 - “in quanto la pandemia del Covid-19 è stata molto difficile da gestire. Il centro diurno è stato chiuso dal 24 febbraio al 22 giugno del 2020, poi abbiamo ripreso con capienza ridotta. Tutto questo si è riversato sulle famiglie, che hanno dovuto gestire individualmente le proprie situazioni. La cooperativa è comunque stata molto vicina a tutte loro, essendo le famiglie stesse parte integrante della nostra realtà. Questa unione ha consolidato i rapporti tra tutti noi, aumentando ulteriormente così la coesione del gruppo, elemento fondamentale per superare questo periodo difficile”.

 

Come accaduto per tutte le cooperative sociali, anche Assofa è stata colpita duramente dall’aumento dei prezzi delle materie prime, con le bollette dei consumi che sono addirittura quintuplicate nel corso degli ultimi mesi.

 

“Il grosso deve ancora arrivare, ma questi aumenti ci hanno già toccato e anche duramente. Il costo del riscaldamento è, ad esempio, aumentato notevolmente. Ammetto che siamo molto preoccupati. Se nel periodo del Covid-19 abbiamo ricevuto molti aiuti per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale e a livello fiscale, con la fine dello stato di emergenza questi aiuti non ci saranno più, spiega Peroni. “Si ritornerà alle condizioni precedenti pur trovandoci in una situazione con i costi alle stelle. L’aumento dell’energia è un salasso che rischia di colpire duramente noi e l’intero mondo delle cooperative sociali. Questo stiamo cercando di far capire oggi alle Istituzioni, perché riconoscano anche economicamente questo cambiamento per preservare l’alto livello qualitativo delle diverse attività che i nostri operatori svolgono con grandi risultati”.

 

Per il futuro, la cooperativa Assofa vuole essere impegnata su più versanti: esterno ed interno.

 

“Nel periodo del Covid-19 abbiamo visto come l’unione possa fare la forza e quindi sarà importante continuare a mantenere solidi rapporti di collaborazione con le altre cooperative e con le Istituzioni. Proprio per questo voglio ringraziare il mondo di Confcooperative, che in questi anni ha favorito la costruzione di spazi di confronto e di condivisione tra cooperative e ha facilitato il rapporto con le Istituzioni, oltre a non farci mai mancare il proprio supporto nei momenti di difficoltà“

 

Per quanto riguarda il versante interno “vogliamo rendere il nostro servizio sempre più attento e competente, lavorando molto attraverso la formazione e la supervisione del personale per mantenere quel livello di qualità professionale e umana necessario per sostenere le persone disabili e le famiglie per operare al massimo garantendo un servizio prezioso per tutti i nostri ospiti."