RIGOSO, LA COOPERATIVA DI COMUNITÀ RILANCIA IL PAESE

RIGOSO, LA COOPERATIVA DI COMUNITÀ RILANCIA IL PAESE

Conta 70 soci e nei primi sei mesi di attività ha preso la gestione di alimentari, tabaccheria e bar, oltre al punto informativo dell’area Mab Unesco.

mercoledì 27 gennaio 2021

Dopo i primi sei mesi di attività, è da considerarsi di gran lunga positivo il bilancio della cooperativa di comunità Corte di Rigoso, nata per rivitalizzare la frazione di Rigoso (comune di Monchio delle Corti) nell’Appennino parmense, al confine tra Emilia e Toscana.

 

Tra i servizi che sono stati ripristinati dalla cooperativa, che al momento vanta circa 70 soci ed è aderente a Confcooperative Parma, ci sono il negozio alimentare, la tabaccheria, il bar. Inoltre è stato attivato anche il punto informativo dell’area Mab Unesco, il primo realizzato in virtù della convenzione con il Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano e Parchi del Ducato.

 

“Si tratta di attività che hanno generato un importante valore economico per il territorio, che si attesta su una cifra intorno ai 200.000 euro” ha rivelato alla Gazzetta di Parma il presidente Claudio Moretti.

 

“I risultati di questi mesi permettono di creare nuove prospettive per il futuro, come l’acquisto di un immobile per potenziare la ricettività e ampliare le iniziative in ambito culturale e letterario. Se stiamo lavorando bene è anche merito del supporto di Confcooperative che ringrazio” ha aggiunto Moretti.

 

Altri numeri che confermano l’importanza e la crescita del progetto sono i 47.000 euro di stipendi pagati dalla cooperativa, i 110.000 euro di prodotti acquistati dalle aziende che fanno parte dell’area Mab Unesco e i 45.000 euro di lavori svolti dagli operatori.

 

“Si tratta di un’iniziativa fondamentale nel solco del piano di rilancio e valorizzazione dell’Appennino” ha commentato alla Gazzetta di Parma Barbara Lori, assessore regionale alla Montagna. “La diffusione di esercizi polifunzionali e ancor più le cooperative di comunità come questa, rappresentano un investimento che risponde alle esigenze di chi vive e  lavora in montagna, e sulle quali siamo fortemente impegnati: servizi ai cittadini, occupazione e valorizzazione in chiave ambientale e turistica”.