OLIO, CAB TERRA DI BRISIGHELLA SI ASPETTA UNA BUONA ANNATA

OLIO, CAB TERRA DI BRISIGHELLA SI ASPETTA UNA BUONA ANNATA

Il presidente della cooperativa Sergio Spada: “Buone quantità e ci si attende un’ottima qualità dell’olio”

martedì 29 settembre 2020

La cooperativa Cab Terra di Brisighella (Ra) si prepara ad affrontare la campagna olearia 2020 con buone aspettative. “Il caldo prolungato del mese di settembre ha messo a dura prova gli uliveti secolari delle colline brisighellesi ma, nonostante questo, l’annata 2020 presenta buone quantità per tutte le principali cultivar autoctone - evidenzia il presidente della cooperativa Cab Terra di Brisighella, Sergio Spada -. Inoltre, non si sono verificati particolari attacchi di mosca olearia, per cui si attende un’ottima qualità dell’olio. Alla luce di questo, e nonostante le scorte d’olio del 2019 siano terminate, abbiamo deciso di non anticipare l’apertura del frantoio, perché siamo convinti che una raccolta troppo precoce delle olive, oltre a far ridurre la resa, non permetta all’olio di esprimersi al meglio delle sue potenzialità”.

Altro motivo di fermento è il proseguimento degli investimenti in attività di marketing e comunicazione per il rinnovamento del look di Terra di Brisighella, che dopo il restyling della nuova immagine coordinata lancia in queste settimane una linea di prodotti dedicati al canale Horeca, anticipando il rinnovamento stilistico di tutta la gamma prodotti programmato per il 2021. Una nuova veste per l’olio di Brisighella, dunque, che verterà sull’eco-sostenibilità: bottiglie di vetro, tappi e scatole di cartone provenienti da risorse certificate, rinnovabili o riciclate.

Sempre sul fronte investimenti, negli ultimi anni Cab ha lavorato sul tema dell’economia circolare e dello sviluppo ecosostenibile che parte dal risparmio energetico e arriva al totale riuso dei sottoprodotti. I pannelli fotovoltaici installati sui tetti degli edifici della cooperativa consentono di soddisfare ampiamente il fabbisogno energetico e di cedere il surplus nel periodo di maggior produzione. Nel processo produttivo tutti i sottoprodotti vengono rilavorati. “La separazione del nocciolino dalla sansa, per esempio, consente di ottenere un sottoprodotto, il nocciolino da sansa vergine di oliva, 100% naturale, completamente ecologico e dall’elevato potere calorifico molto apprezzato come sostitutivo al pellet - conclude Spada -. Una filiera sostenibile come questa vuole essere applicata in molti altri campi”.