La Direzione generale della Vigilanza del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha adottato le nuove direttive operative per i commissari liquidatori delle cooperative in liquidazione coatta amministrativa. Un intervento che, secondo Confcooperative, introduce criteri chiari e condivisi in una procedura finora caratterizzata da applicazioni disomogenee.
“Condividiamo pienamente l'importanza di questo intervento innovativo – commenta il presidente nazionale Maurizio Gardini – che introduce finalmente criteri chiari e uniformi nelle procedure di liquidazione coatta amministrativa, distinta per finalità dalla liquidazione giudiziale. La maggiore trasparenza ed efficacia garantite da queste direttive sono un passo fondamentale per tutelare gli interessi di tutti i soggetti coinvolti e rafforzare la credibilità del sistema cooperativo”.
Per Gardini, si tratta di “uno strumento senza precedenti, capace di garantire maggiore equità ed eliminare incertezze interpretative, rafforzando la tutela degli interessi pubblici e privati”.
Confcooperative sottolinea anche il ruolo decisivo del dialogo con il Ministero, in particolare con il sottosegretario Massimo Bitonci, il direttore generale della Vigilanza Guido Donato e il capo dipartimento Benedetto Mineo. “Il confronto franco e responsabile sta producendo risultati concreti nella valorizzazione della funzione sociale della cooperazione, sempre più cruciale per la coesione sociale del Paese” aggiunge Gardini.
A conferma dei progressi ottenuti, Confcooperative ricorda i dati dell’attività ispettiva: 35.636 false cooperative cancellate negli ultimi due anni, segno di un’azione più rigorosa e mirata a distinguere la cooperazione autentica da fenomeni distorsivi.