SIEG, DA NEGOZI DI MONTAGNA A SERVIZI PUBBLICI

SIEG, DA NEGOZI DI MONTAGNA A SERVIZI PUBBLICI

Il modello dei Servizi di Interesse Economico Generale del Trentino spiegato a Marradi da Samuel Cornella della Federazione Trentina della Cooperazione.

venerdì 27 giugno 2025

«I SIEG sono attività economiche che, pur operando sul mercato, svolgono anche una funzione pubblica essenziale. Contribuiscono alla coesione territoriale e sociale e, proprio per questo, possono accedere a regimi agevolati previsti dalla normativa europea», ha spiegato Samuel Cornella (nelle foto in gallery), responsabile dell’ufficio di Bruxelles della Federazione Trentina della Cooperazione, intervenuto a Marradi all’incontro promosso da Confcooperative Emilia-Romagna e Toscana, dedicato alla cooperazione come risposta allo spopolamento delle aree interne.

 

I Servizi di Interesse Economico Generale, ha ricordato Cornella, godono di un regime “premiale” europeo che prevede compensazioni per obblighi di servizio pubblico, l’accesso al cosiddetto super de minimis (oggi fino a 750.000 euro) e ulteriori agevolazioni riservate ai SIEG. In Trentino, questa qualifica è stata riconosciuta ai negozi situati oltre i 500 metri d’altitudine, in comuni o frazioni con almeno 100 abitanti, senza altri esercizi analoghi nel raggio di 2 km, con fatturato sotto i 591.560 euro e con almeno quattro servizi aggiuntivi tra i diciotto previsti.

 

«Non si tratta solo di rivendita alimentare — ha spiegato — ma di presìdi multifunzionali che consegnano la spesa, stampano referti, prenotano visite mediche, smistano la posta o distribuiscono farmaci». Dai 52 attivi nel 2018, oggi i SIEG trentini sono saliti a 124. Un modello efficace Un modello che ha trasformato i negozi in strumenti di resilienza territoriale tanto da essere riconosciuto come buona pratica dallo studio Deloitte condotto per conto della Commissione europea.