LE BCC VANNO MEGLIO DEL SISTEMA BANCARIO NAZIONALE

LE BCC VANNO MEGLIO DEL SISTEMA BANCARIO NAZIONALE

L’assemblea della Federazione regionale approva il bilancio: crescono raccolta (+1,4%) e impieghi (+2,6%), soci oltre quota 151mila (+2,2%). Il presidente Fabbretti: “BCC banche generative”.

martedì 17 giugno 2025

Un sistema solido, anticiclico, sempre più radicato nel territorio e saldo punto di riferimento per le piccole e medie imprese. Le Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia-Romagna confermano, anche per il 2024, la propria tenuta strutturale e la capacità di generare valore per soci, famiglie, imprese e comunità. Lo testimoniano i dati del bilancio 2024 approvato lunedì 16 giugno 2025 dall’assemblea annuale della Federazione regionale tenutasi nella sede di Via dei Trattati Comunitari a Bologna alla presenza anche del presidente di Confcooperative Maurizio Gardini, del presidente e del direttore di Confcooperative Emilia Romagna Francesco Milza e Pierlorenzo Rossi.

 

A fine 2024 le BCC regionali hanno raggiunto i 17,6 miliardi di euro di raccolta diretta, in crescita dell’1,4% (contro il +0,9% del sistema bancario regionale), mentre gli impieghi a clientela hanno toccato i 13,9 miliardi di euro, con un +2,6% a fronte di un -1,6% dell’industria bancaria. Un andamento che rafforza la quota di mercato regionale, salita all’11,7%, con picchi del 28,7% per le imprese da 5 a 20 addetti, del 19,1% nell’agricoltura e del 26,2% nei servizi di alloggio e ristorazione.

Ancora una volta in controtendenza, le BCC confermano anche la tenuta della propria rete territoriale346 sportelli attivi, invariati rispetto al 2023, presenti in 162 comuni, di cui 14 serviti in esclusiva (erano 13 lo scorso anno). Aumentano i soci (+2,2%, oltre 151.400) e i dipendenti (+0,4%, 2.855 unità).

Anche gli indicatori di qualità del credito sono migliori della media: il rapporto crediti deteriorati/impieghi scende al 2,9% (contro il 4% del sistema bancario regionale), le sofferenze si fermano allo 0,8% (1,6% la media di sistema) e aumentano i livelli di copertura. In crescita anche l’utile netto, che si attesta a 273,1 milioni di euro, segnando un incremento del 2,3% rispetto all’anno precedente.

 

“Le nostre banche crescono più del sistema bancario nazionale, sono più solide, più vicine, più presenti – commenta il presidente della Federazione regionale, Mauro Fabbretti -. Non siamo né predatori né estrattivi. Siamo generativi: le BCC raccolgono risparmio e lo reinvestono nei territori dove viene prodotto, offrono opportunità alle imprese, accompagnano le famiglie, educano i giovani alla finanza buona e alla cittadinanza economica. E dove il sistema bancario nazionale si ritrae, come accade con le piccole e medie imprese, le BCC si confermano un saldo punto di riferimento: oggi sul territorio regionale si rivolge al credito cooperativo, trovando ascolto, un terzo di queste realtà alle quali garantiamo fiducia, opportunità e prospettive per il futuro. Lo dimostrano i numeri, ma ancora di più lo dimostra l’impegno quotidiano che mettiamo in campo, dentro e fuori le filiali. La biodiversità bancaria che le BCC rappresentano e promuovono non è un’eccezione da tollerare ma un modello da tutelare e sostenere, in Italia e in Europa”.  

Numerosi i progetti per il 2025 “a partire dalla costituzione di tre mutue multi settore, presso altrettante BCC, per offrire ai soci servizi sanitari e sociali a misura di persona. Continueranno i percorsi di Alta formazione per gli amministratori con il MUEC e la Fondazione Alma Mater, le attività di educazione finanziaria nelle scuole superiori, i progetti dedicati alla promozione della leadership femminile e al sostegno dell’economia sociale. Guardiamo avanti – conclude Fabbretti – con la consapevolezza che il nostro compito è doppio: essere banche efficienti, solide e innovative; ma anche punti di riferimento per le comunità di cui ci prendiamo cura. Prossimità, fiducia e cooperazione sono le parole-chiave di un futuro che vogliamo contribuire a costruire ogni giorno”.

 

Nel corso dell’assemblea, sono intervenuti anche il presidente di Federcasse Augusto dell’Erba, il direttore generale Sergio Gatti, i docenti universitari Stefano Zamagni e Flavio Delbono.