ANNIVERSARI / FRATELLI È POSSIBILE A QUOTA 15

ANNIVERSARI / FRATELLI È POSSIBILE A QUOTA 15

La cooperativa sociale di Santarcangelo di Romagna (RN) ha festeggiato 15 anni di mediazione sociale, scolastica e aziendale.

lunedì 12 maggio 2025

La Cooperativa Fratelli è Possibile ha festeggiato 15 anni di attività nel campo della mediazione con l’evento “Ponti tra le persone”, un momento di incontro, festa e riflessione che ha visto la partecipazione di oltre 130 persone tra soci, dipendenti, clienti, collaboratori, committenti e amici.

 

L’iniziativa, che si è svolta nei giorni scorsi a Santarcangelo, è stata un’occasione per ripercorrere il cammino della cooperativa, che dal 2009 si impegna nella promozione della gestione costruttiva dei conflitti, della comunicazione non violenta e del dialogo.

«Il settore dei Servizi di mediazione - spiega Elisa Zavoli, direttrice dei servizi di Mediazione della cooperativa - è l’anima sociale del nostro lavoro. Ci occupiamo di mediazione sociale, aziendale e scolastica, tre ambiti diversi ma legati dallo stesso obiettivo: costruire ponti tra le persone».

 

Durante l’evento, i partecipanti hanno sperimentato in prima persona le tecniche di mediazione attraverso workshop interattivi e dimostrativi, tra cui un laboratorio sul metodo esperienziale Medianos, ideato da Massimiliano Ferrari e adottato dalla cooperativa.

Fratelli è Possibile è stata tra le prime realtà in Romagna a proporre la mediazione in contesti quali le imprese, le scuole e i quartieri. «Quella della mediazione è stata una sfida culturale - aggiunge Zavoli -. Se siamo arrivati fin qui è grazie a chi ha creduto in noi e ha accettato di fare un pezzo di strada insieme: istituzioni, imprese, associazioni di categoria, scuole, enti pubblici e istituti di credito».

Guardando al futuro, la cooperativa è impegnata su più fronti: progetti abitativi innovativi come Borgo Maestro per donne con figli, percorsi formativi per aziende e pubbliche amministrazioni, e sperimentazioni educative con Medianos nei licei e nei gruppi scout.

«Vogliamo continuare a promuovere la cultura del dialogo in ogni ambito - conclude Zavoli - per contribuire a costruire relazioni di pace e accoglienza in una società che ne ha sempre più bisogno».