CONVERGENZE, TRA INNOVAZIONE SOCIALE E SVILUPPO TERRITORIALE

CONVERGENZE, TRA INNOVAZIONE SOCIALE E SVILUPPO TERRITORIALE

Un laboratorio permanente promosso da Social Seed con Confcooperative Emilia Romagna e altri partner per costruire nuove alleanze tra pubblico, privato e terzo settore.

lunedì 12 maggio 2025

“Un programma su un nuovo modo di costruire politiche pubbliche basate sulla cooperazione tra Istituzioni, attori dell'economia, terzo settore e società civile”. Così Francesca Battistoni, fondatrice di Social Seed, sintetizza in poche parole la mission di Convergenze, il nuovo programma nato per affrontare in modo innovativo e collaborativo le grandi sfide e trasformazioni che attraversano i territori come la transizione ecologica, l’inclusione sociale, lo sviluppo sostenibile, la coesione economica e l’innovazione istituzionale.

Promosso dalla neocostituita Convergenze APS, il progetto è frutto di una sinergia tra soggetti pubblici, privati e dell’economia sociale. Tra i partner principali spicca Confcooperative Emilia Romagna, al fianco di altre realtà come Legacoop Emilia-Romagna, Emil Banca, ART-ER, ANCI Emilia-Romagna e numerosi enti locali.

 

“L’obiettivo di Convergenze è affrontare i cambiamenti sistemici in atto attraverso strumenti trasformativi e nuove forme di governance collaborativa, - afferma Battistoni - andando oltre la logica settoriale e progettuale tradizionale e lavorando su un nuovo modello di sviluppo.

Il proposito di Convergenze è quindi ambizioso: creare un laboratorio permanente di sperimentazione, che metta al centro del programma la coprogettazione, l'ibridazione tra pubblico e privato sociale e lo sviluppo di nuove capacità istituzionali.

 

Le principali direttrici operative del programma sono due. Innanzitutto c’è la Scuola di Alta Formazione, descritta da Battistoni come “uno spazio di apprendimento e di laboratorio sulle mission-oriented policy per stimolare la progettazione di sfide, lo scambio di esperienze e problemi, il contatto con esperti e casi internazionali, la nascita di partnership su obiettivi comuni”, con un percorso formativo destinato a dirigenti, amministratori pubblici e responsabili di organizzazioni del terzo settore al fine di fornire loro strumenti di leadership trasformativa, gestione collaborativa e politiche integrate. Spazio poi all’Accelerazione di Programmi Territoriali tramite i quali Convergenze supporta territori "pilota" nello sviluppo di strategie e azioni concrete.

Questi programmi affrontano sfide complesse, come l’invecchiamento demografico, il disagio abitativo, la rigenerazione urbana o la transizione energetica, attraverso approcci sistemici e collaborativi.

Un ulteriore aspetto distintivo è il forte investimento nella creazione di reti di apprendimento tra territori, che permettono lo scambio di buone pratiche, strumenti e conoscenze, potenziando così la capacità di innovazione a livello locale.

 

La partecipazione di Confcooperative Emilia Romagna a Convergenze rappresenta un impegno concreto nel promuovere il modello cooperativo come leva di innovazione e inclusione sociale.

Grazie alla propria esperienza nella rappresentanza, nella progettazione sociale e nello sviluppo territoriale, Confcooperative contribuisce a costruire soluzioni capaci di combinare competitività economica e solidarietà, mettendo in rete cooperative, istituzioni pubbliche e cittadini.

In particolare, Confcooperative è coinvolta nella definizione dei percorsi di capacity building e nella co-progettazione dei programmi locali, offrendo il proprio contributo per rafforzare le comunità, sostenere l’occupazione, favorire la transizione verde e digitale e generare nuova coesione sociale.

 

“Abbiamo aderito con entusiasmo a Convergenze perché riteniamo che sia un programma in grado di mettere insieme attori e opinioni diverse tra loro – afferma il direttore di Confcooperative Emilia Romagna, Pierlorenzo Rossi – Oggi più che mai, questa pluralità di visioni è necessaria e deve trovare punti di incontro. Il tema delle disuguaglianze, in particolare, è terreno su cui la cooperazione si è mossa fin dalle sue origini e siamo quindi sicuri di poter contribuire in modo importante allo sviluppo del progetto insieme agli altri attori, forti anche delle nuove direttive che arrivano dall’Unione Europea in merito al tema dell’Economia Sociale”.