Un incontro per riflettere insieme sui caratteri distintivi della cooperazione di inserimento lavorativo e sulle prospettive di sviluppo delle cooperative sociali di tipo B. È questo l’obiettivo del workshop “La cooperazione B produce economie sociali”, in programma mercoledì 15 ottobre al Seminario Vescovile di Forlì (via Lunga 47), promosso da Confcooperative Federsolidarietà Emilia Romagna con il sostegno di Fondo Sviluppo e il supporto tecnico di Social Seed.
Il percorso, rivolto alle cooperative sociali B e A+B delle province di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, punta ad approfondire tre domande chiave: quali sono i tratti distintivi della cooperazione di inserimento lavorativo? Qual è il modello di creazione del valore per la cooperazione B? E su quali leve è possibile costruire una comunicazione positiva e condivisa per valorizzarne il ruolo sociale ed economico?
Dopo l’accoglienza (ore 9.00) e i saluti introduttivi di Mirca Renzetti e Chiara Bertolasi, presidenti rispettivamente di Federsolidarietà Romagna e Federsolidarietà Ferrara, interverrà Antonio Buzzi, presidente di Confcooperative Federsolidarietà Emilia Romagna, per illustrare obiettivi e sfide del percorso.
Seguiranno gli interventi di Giulia Cassani (Social Seed) sulle dimensioni della creazione di valore della cooperazione sociale di tipo B in Emilia-Romagna, e il workshop partecipativo a cura di Social Seed, dedicato agli indicatori e alle pratiche di valore della cooperazione di inserimento lavorativo.
I lavori di gruppo si concluderanno con una restituzione collettiva (ore 12.30) e con le riflessioni finali di Stefano Granata, presidente nazionale di Confcooperative Federsolidarietà, che offrirà uno sguardo prospettico sul ruolo della cooperazione B nel sistema economico e sociale del Paese.
Nella foto, laboratori della cooperativa sociale di inserimento lavorativo CavaRei di Forlì.