#COOPERATRICI / SAMANTA, L’INNOVATRICE SOCIALE

#COOPERATRICI / SAMANTA, L’INNOVATRICE SOCIALE

Nuova appuntamento con le storie di donne cooperatrici. Intervista a Samanta Musarò della cooperativa Kilowatt di Bologna.

venerdì 7 maggio 2021

“Per intraprendere questa avventura ho lasciato il lavoro a tempo indeterminato che avevo all’epoca. È stata una scelta che mi ha cambiato la vita”. Parola di Samanta Musarò, socia lavoratrice di Kilowatt, la cooperativa di Bologna che opera nei settori dell’innovazione sociale, dell’educazione, della comunicazione e della rigenerazione urbana.

 

Nonostante la laurea in Scienze dell’Educazione, Samanta ha avuto un percorso professionale piuttosto atipico. “Per quindici anni – racconta - ho lavorato nella cooperazione governativa internazionale spostandomi in Mozambico con il Ministero degli Affari Esteri, e nelle organizzazioni non governative sui temi dello sviluppo sostenibile in Italia e in Europa. Poi, nel 2014, è arrivato il colpo di fulmine con Kilowatt”.

 

Le conoscenze apprese nei tanti anni di impegno internazionale si sono rivelate di grande importanza in occasione dell’ingresso nel mondo cooperativo. “Proprio in quell’anno Kilowatt stava per diventare una cooperativa – continua Samanta perchè aveva preso in gestione le Serre dei Giardini dal Comune di Bologna. Insieme agli altri soci, che conoscevo già dai tempi universitari ma con i quali non avevo mai lavorato, è scattata subito la scintilla e mi sono immersa in questa attività, la cui mission è quella di creare opportunità di crescita e cultura diffusa nella nostra città”.

 

Subito impegnata nel servizio sperimentale di Kilowatt Baby (il servizio rivolto ai bambini dai 0 ai 6 anni) e nelle attività di community-engagement, Samanta ha visto aumentare le proprie responsabilità con il passare del tempo.

 

Oltre a coordinare l’area educativa e a seguire le attività legate alla consulenza e all’amministrazione, ricopre oggi anche il ruolo di presidente dell’Associazione di promozione sociale Kilowatt, l’ente originario da cui è scaturita poi la cooperativa, rimasto comunque attivo nel corso degli anni.

 

“L’ambiente di Kilowatt è fantastico. Ho trovato un luogo pieno di entusiasmo e soprattutto inclusivo. Ho potuto coronare il mio sogno di creare qualcosa di utile per la comunità, un luogo di lavoro eticamente retribuito e in cui possiamo esprimere tranquillamente le nostre passioni e talenti”.

 

 

Per quanto riguarda il ruolo delle donne in cooperativa, Samanta non ha dubbi. “Come dicevo, Kilowatt è un ambiente inclusivo, che ti permette di esprimerti e di sentirti gratificata come lavoratrice e soprattutto come donna. I servizi che abbiamo realizzato, come quello educativo sperimentale, sono rivolti anche alle nostre dipendenti, in modo tale che avere un figlio, ad esempio, non sia assolutamente un peso per loro. Io, dal mio canto, sono stata fortunata ad avere un compagno che mi ha sempre sostenuto in ogni mia scelta. Avere una figura di supporto in famiglia lo reputo molto importante”.

 

Dopo gli ottimi risultati ottenuti in questi anni, Kilowatt è al momento impegnata nel disegnare il proprio futuro nel prossimo decennio. Per riuscirci, è stato fatto un nuovo aumento di capitale - è la terza volta che succede - suddiviso a metà tra i soci, alcuni dipendenti, i co-worker e gli stakeholder dei territori - persone o organizzazioni - vicini alla cooperativa.

 

L’obiettivo è quello di continuare a operare promuovendo la sostenibilità ambientale e sociale. L’assegnazione a Kilowatt di una nuova area delle Serre dei Giardini da parte del Comune – uno spazio finora abbandonato, composto da due serre in vetro da 300mq ognuna e altri 3500mq all’aperto - permetterà infatti di allargare alcuni progetti e servizi e di rafforzare la proposta culturale anche in inverno, dando vita a un dialogo costante tra imprese, artisti e ricercatori. Molto importante, inoltre, è stato anche il sostegno ottenuto da Fondosviluppo, il fondo mutualistico di Confcooperative.

 

Nel frattempo lo sguardo è rivolto anche al futuro prossimo.

 

“Il Covid-19 ha colpito anche noi, ma siamo contenti per come abbiamo reagito di fronte a questa situazione – conclude Samanta -. La scelta di aver anticipato la cassa integrazione ai dipendenti della nostra SRL, che si occupa prettamente del reparto profit con la gestione del bar e del ristorante, credo sia stata corretta e abbia testimoniato come la nostra sia come una famiglia allargata. Il reparto ristorazione ha riaperto da pochi giorni, mentre da giugno inizierà la vera rassegna culturale, con arte e ambiente come temi dominanti. Già venerdì 7 maggio ci sarà un’anteprima in occasione di Art City, in quanto saranno ospitate due opere artistiche all’interno della Serra Madre”.