#INPRIMALINEA: LA CAMPAGNA PRO-VACCINI DI COLSER AURORADOMUS

#INPRIMALINEA: LA CAMPAGNA PRO-VACCINI DI COLSER AURORADOMUS

Il Gruppo cooperativo di Parma sensibilizza i propri operatori. La presidente Bazzini: “Vaccinarsi è un gesto di altruismo e cooperazione per il bene comune”.

martedì 16 febbraio 2021

Si chiama #INPRIMALINEA ed è la campagna di comunicazione promossa dal Gruppo cooperativo Colser Auroradomus (con sede a Parma ma presente in 11 regioni con oltre 6.600 lavoratori attivi nell’area dei servizi e del sociale) per sensibilizzare operatori e stakeholder sull’importanza di aderire alla campagna vaccinale contro il Covid-19. Soprattutto per quelle persone chiamate a lavorare in luoghi sensibili quali ospedali, case di riposo, uffici pubblici, scuole.

 

La campagna è stata lanciata principalmente sul profilo Linkedin del Gruppo cooperativo, e a seguire sugli altri profili social dove è molto attivo e raccoglie numerosi follower soprattutto tra la base sociale, e con il titolo scelto richiama all’impegno “in prima linea” che ha visto coinvolti nell’ultimo anno tutti gli operatori di Colser Auroradomus. “In #PRIMALINEA – si legge in uno dei post – è anche la nostra campagna pro-vaccino con cui vorremmo veicolare un messaggio di solidarietà e di coraggio a tutti coloro che, presto o tardi, intraprenderanno questa scelta, la scelta per un futuro di nuovo insieme”.

 

“Vaccinarsi è un gesto di altruismo, di coraggio e di solidarietà e per molti aspetti anche di grande cooperazione” spiega Cristina Bazzini, presidente del Gruppo cooperativo Colser Auroradomus. “Significa mettere il bene comune al primo posto nella nostra scala dei valori. Con il vaccino non proteggiamo solo noi, ma contribuiamo al raggiungimento di un traguardo che al momento ci sembra lontanissimo: uscire da questa difficile situazione e tornare a vivere, lavorare e abbracciarci come prima”.

 

Partendo da questo assunto, i motivi della campagna di sensibilizzazione sono quanto mai evidenti. “Svolgiamo servizi essenziali e ci siamo trovati coinvolti in questa difficile situazione sin dall’inizio, senza possibilità di scelta – continua Cristina Bazzini -. Il nostro personale c’è sempre stato e dovrà esserci sempre. Questo significa che dobbiamo garantire la loro sicurezza in ogni situazione. Per questo motivo abbiamo chiamato la nostra campagna di sensibilizzazione #INPRIMALINEA”.

 

Per la presidente di Colser Auroradomus proteggere i propri operatori “non significa solo garantire i DPI necessari per evitare il contagio, significa metterli nelle condizioni di lavorare in tranquillità anche da un punto di vista sanitario. La maggior parte dei nostri servizi viene svolta “a casa” del cliente (ospedali, stabilimenti, uffici pubblici e privati) o a stretto contatto con utenti fragili di cui ci prendiamo quotidianamente cura (anziani, disabili, bambini). La vaccinazione consente quindi non solo di proteggere il nostro personale dal rischio professionale di contrarre il virus, ma anche di proteggere le persone verso cui rivolgiamo le nostre attività, soprattutto quelle più fragili. In questo modo, oltre a garantire ai nostri clienti l’operatività dei servizi, salvaguardiamo la continuità, la qualità e la sicurezza delle prestazioni erogate”.

La campagna di sensibilizzazione avviata internamente sta portando risultati positivi. “Abbiamo riscontrato un’ottima risposta da parte del personale e in rarissimi casi qualche normale perplessità, dovuta talvolta a mancanza di informazione – conclude Cristina Bazzini -. Per questo motivo stiamo coinvolgendo insieme a tutti i nostri responsabili anche il nostro Wel#Point, punto informativo del welfare cooperativo interno, che è a disposizione per aiutare gli operatori a trovare le informazioni di cui necessitano per fare una scelta consapevole, ma in assoluta libertà”.

 

A cura dell'ufficio stampa e comunicazione di Confcooperative Emilia Romagna