SOLIDARIETÀ TRA ARTISTI, IL GESTO DI RAVENNA TEATRO

SOLIDARIETÀ TRA ARTISTI, IL GESTO DI RAVENNA TEATRO

La cooperativa romagnola del Teatro dell’Albe devolve 70.000 euro di fondi ricevuti per l’emergenza alle compagnie ed agli attori con meno tutele.

martedì 15 dicembre 2020

Qualcuno l’ha già chiamata la Storia del Natale 2020, altri l’hanno invece definita come l’ennesimo grande gesto di vera solidarietà cooperativa. La cooperativa Ravenna Teatro - Teatro dell’Albe ha annunciato di destinare l’intero importo del fondo di emergenza e dei finanziamenti previsti per le attività non svolte causa restrizioni per la pandemia, pari a circa 70.000 euro (oltre alle spese che saranno sostenute per l’apertura degli spazi) a artisti, attrici, attori, compagnie, collettivi, teatri di tutta Italia con meno tutele.

 

Non si tratta del primo gesto solidale compiuto in queste settimane da parte della cooperativa ravennate, aderente a Confcooperative Romagna e alla Federazione Confcooperative Cultura Turismo Sport Emilia Romagna.

 

In precedenza, infatti, Ravenna Teatro - Teatro dell’Albe aveva già riconosciuto i cachet pattuiti per gli spettacoli annullati alle compagnie teatrali, dimostrando grande rispetto per tutti i soggetti coinvolti e che sono chiamati in causa in questo difficile momento.

 

Come si può evincere dal comunicato, i fondi d’emergenza sono devoluti ad artisti, residenze e spazi di ricerca distribuiti nel territorio nazionale e che riguardano anche il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, che sta soffrendo particolarmente gli effetti della pandemia.

 

“In una situazione in cui il sistema teatrale, nel riconoscere il momento di difficoltà, mostra le sue discrepanze – scrivono i rappresentanti di Ravenna Teatro – Teatro dell’Albe - condividiamo la preoccupazione per certe asimmetrie venute alla luce. Anche per questo motivo, e in linea con l’idea che da sempre sorregge il nostro operare, abbiamo pensato di destinare l’intero importo del fondo di emergenza e dei finanziamenti previsti per attività che non abbiamo potuto svolgere (circa 70.000 euro, oltre alle spese che sosterremo per l’apertura degli spazi) a artisti, attrici, attori, compagnie, collettivi, teatri, con meno tutele della nostra”.

 

Il Teatro dell’Albe e l’atelier-laboratorio Vulkano ospiteranno nei prossimi mesi diverse residenze, mettendo a disposizione gli spazi con le strumentazioni tecniche e organizzative a chi non le ha, dando anche un contributo che garantirà loro di lavorare in sicurezza. Si tratta di Pietro Babina, Alessandro Berti, Collettivo LaCorsa, Roberto Corradino, Valerio Malorni e Simone Amendola, Margherita Ortolani, Teatro in Folle, Emanuele Valenti - KËR Theatre Mandiaye N’diaye.

Il progetto di residenze sarà condiviso con l’Alboreto - Teatro Dimora di Mondaino, per dar vita a un momento di riflessione comune sugli artisti, gli spazi e la creazione.

 

Le cinque realtà che riceveranno un contributo al loro operato, spazi teatrali generanti e necessari sono il Teatro Bottega degli Apocrifi (Manfredonia, FG), Progetto Demoni - Ultimi Fuochi Teatro (Spongano, LE), Teatro della Contraddizione (Milano) e Teatro Coppola – Teatro dei cittadini (Catania).

 

Le realtà riguardanti il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, invece, sono: Capusutta (Lamezia Terme), AC – Centro Arti Integrate (Matera), Teatro Laboratorio Isola di Confine (Marsciano) e Isola Teatro (Roma).

 

A cura dell’ufficio stampa e comunicazione di Confcooperative Emilia Romagna

 

Foto pagina Facebook Ravenna Teatro Teatro Rasi