FUORI CATALOGO: SERVIZI PER MINORI IN DIFFICOLTÀ

FUORI CATALOGO: SERVIZI PER MINORI IN DIFFICOLTÀ

Intervista a Paola Mazzoni, presidente della cooperativa sociale premiata da Startcoop 2025

martedì 4 novembre 2025

Fuori Catalogo un anno dopo. È una strada in pieno sviluppo quella percorsa dalla cooperativa sociale costituita a Forlì negli ultimi mesi del 2024 da alcune educatrici professioniste, scommettendo su un approccio non convenzionale e non standardizzato. E proprio per la proposta innovativa la cooperativa sociale è stata premiata dall’edizione 2024 di Startcoop di Confcooperative Romagna. In primo luogo oggi è operativo il Centro Zona, la comunità semi-residenziale con servizi rivolti a minori fragili e in difficoltà, che ha aperto le porte a inizio primavera accogliendo i primi inserimenti. Ultimati a marzo i lavori di ristrutturazione dell’edificio che si trova nel complesso residenziale e commerciale Stadium, oggi al Centro Zona sono seguiti 12 ragazzi. Ne parla la presidente Paola Mazzoni.

 

CHE TIPO DI SERVIZIO SVOLGETE?

 

“Il nostro lavoro è quello di seguirli concretamente durante il giorno, i minori non escono completamente dal contesto familiare, noi siamo un servizio di sostegno. Ci attiviamo dall’uscita della scuola, quindi pranzo, compiti, attività extra-scolastiche fino al pre-cena. È un impegno che spesso non finisce mai e non di rado ti trovi a prendere in carico anche la famiglia. I ragazzi in molti casi vengono segnalati dai Servizi Sociali, ma le professioniste di Fuori Catalogo forniscono in equipe anche privatamente consulenza su problematiche adolescenziali e servizi”.

 

IN SETTEMBRE CON LA PARTENZA DELLA SCUOLA LA VOSTRA STRUTTURA È ANDATA A PIENO REGIME.

 

“Esatto, l’estate è stato il momento per gettare le basi e preparare i vari progetti. Oggi siamo tutte operative. Il nostro è un progetto che privilegia l’approccio di gruppo, pur essendo previsto il supporto scolastico individuale, puntiamo su attività laboratoriali, anche di sensibilizzazione al senso civico ed ecologico. Per far capire cosa si intende cito un semplice esempio: il lavoro alle fioriere semi abbandonate che erano nella piazzetta di fronte al nostro centro. Con i ragazzi le abbiamo pulite, colorate, piantato del verde. Insomma una vera rigenerazione del luogo e di conseguenza della sua frequentazione”.

 

QUALI SONO LE PROBLEMATICHE MAGGIORI CHE INCONTRATE?

 

“La dispersione scolastica è uno dei problemi maggiori, insieme al fenomeno dell’autoritiro, l’isolamento sociale”.

 

COME VI RELAZIONATE IN QUESTI CASI?

 

“Alcuni di questi ragazzi vengono seguiti a casa, sono percorsi lunghi, occorre stabilire una comunicazione con l’adolescente che ha scelto di isolarsi. L’educatore professionale è un costruttore di relazioni, per questo si investe tanto tempo sull’aggancio, devi essere credibile con i ragazzi, anche il peer pairing come strumento è utile perché ha grande appeal l’approccio tra pari”

 

Articolo di Giulia Fellini pubblicato sul numero di novembre 2025 del mensile InPIazza