ANCI E ALLEANZA COOPERATIVE E-R INSIEME PER L’ECONOMIA SOCIALE

ANCI E ALLEANZA COOPERATIVE E-R INSIEME PER L’ECONOMIA SOCIALE

Firmato a Bologna un protocollo quinquennale tra Anci Emilia-Romagna, AGCI, Confcooperative e Legacoop per abitare, rigenerazione urbana, imprese e energia.

martedì 16 settembre 2025

Un impegno comune tra Comuni e mondo cooperativo per rafforzare l’Economia Sociale e costruire comunità più forti, resilienti e inclusive. È questo il cuore del protocollo d’intesa siglato il 16 settembre a Bologna da ANCI Emilia-Romagna, rappresentata dal presidente e sindaco di Imola Marco Panieri, e dall’Alleanza delle Cooperative Italiane dell’Emilia-Romagna, con i co-presidenti Francesco Milza (Confcooperative Emilia Romagna), Emanuele Monaci (AGCI Emilia Romagna) e Daniele Montroni (Legacoop Emilia Romagna). L’accordo, valido per i prossimi cinque anni, punta a promuovere politiche pubbliche e strategie imprenditoriali capaci di generare impatti economici, sociali e ambientali positivi.

 

“Con questo protocollo vogliamo rafforzare il legame tra Comuni e mondo cooperativo, per mettere al centro l’economia sociale e l’innovazione come strumenti di sviluppo inclusivo – ha dichiarato Marco Panieri –. Le sfide che affrontiamo, dalla casa alla rigenerazione urbana, dal rilancio delle imprese in crisi alla transizione energetica, richiedono risposte nuove, costruite insieme. Il lavoro con l’Alleanza delle Cooperative ci permette di attivare percorsi comuni in settori strategici: dall’Urban Health al welfare culturale, dalle aree interne alla finanza alternativa, fino all’ambiente e all’energia, con l’obiettivo di dare a cittadini e famiglie servizi migliori e opportunità concrete”.

 

Il protocollo individua sette ambiti di intervento: Urban Health, rigenerazione urbana, abitare, welfare culturale, worker buyout, aree montane e interne, ambiente ed energia. Ambiti in cui la sinergia tra pubblico e privato sociale potrà tradursi in nuove forme di partenariato per affrontare bisogni emergenti.

“Siamo molto soddisfatti di questo accordo che coinvolge la rappresentanza dei Comuni, istituzione di riferimento per lo sviluppo del territorio e per molte cooperative che gestiscono ed erogano servizi in convenzione con il pubblico – hanno affermato i co-presidenti dell’Alleanza delle Cooperative E-R –. La nostra missione, votata all’interesse generale delle comunità, ci rende attori della crescita del territorio: il modello cooperativo è lo strumento adatto a rispondere ai bisogni dei cittadini, come la domanda abitativa o quella di servizi per giovani, anziani e persone fragili. Crediamo che le sfide che siamo chiamati ad affrontare – la crisi climatica, il calo demografico, lo spopolamento delle aree interne – possano essere risolte solo assumendo nuove strategie imprenditoriali in sinergia con le politiche pubbliche”.

 

Il documento sottolinea l’impegno congiunto a diffondere la cultura dell’innovazione sociale, a promuovere strumenti di finanza alternativa e a sostenere processi di trasformazione sul territorio, anche attraverso progetti come le Comunità Energetiche Rinnovabili. Un terreno su cui l’Emilia-Romagna è già in prima linea, con 129 CER costituite, attive o in progettazione a fine 2024, in grado di produrre energia sufficiente per il fabbisogno di oltre 52.000 famiglie.

Il ruolo della cooperazione è centrale anche sul fronte dell’abitare: sono già più di 7.300 gli alloggi assegnati in affitto permanente a canone calmierato e 50.000 quelli realizzati per la vendita o la locazione a termine. Un patrimonio che dimostra la capacità delle cooperative di incidere concretamente sulla qualità della vita delle persone.

Le tre centrali cooperative dell’Emilia-Romagna – AGCI, Confcooperative e Legacoop – rappresentano oggi oltre 4.400 imprese, con più di 237.000 addetti e un fatturato aggregato di 44,69 miliardi di euro, pari al 13,6% del totale regionale. Numeri che danno la misura di un modello imprenditoriale radicato, pronto a collaborare con le istituzioni locali per una crescita equa e sostenibile.