BORGO DIGANI, DOVE IL WELFARE DIVENTA DI COMUNITÀ

BORGO DIGANI, DOVE IL WELFARE DIVENTA DI COMUNITÀ

Borgo Digani, welfare comunitario in uno spazio aperto al territorio e alla socialità generativa

martedì 19 dicembre 2023

C’è un grande atto di fiducia alla base del lancio del progetto Borgo Digani, centro multiservizi che nasce ad Argelato (BO) dal recupero di un complesso d’edifici, e che guarda all’accoglienza di persone in cura per disturbi mentali, all’inclusione lavorativa di persone svantaggiate e che mira a proporre una cultura di welfare comunitario, in uno spazio aperto al territorio e alla socialità generativa, come spiega Chiara Ricciardelli (nella foto in gallery), presidente de La Venenta, cooperativa sociale che insieme a Jesser, Opera Padre Marella e AgriconCura (spin-off de La Venenta), ha preso in mano il progetto.

 

“Si tratta di una restituzione al territorio che parte da un lavoro di rete” sottolinea la cooperatrice. Tutto incomincia infatti dalla scelta di Fondazione Carisbo di investire nel recupero di un complesso edilizio di sua proprietà, oggi dedicato alla memoria di Padre Digani, mancato nel 2021, successore di Padre Marella e già socio della Fondazione, “un nome e una storia che sentiamo vicini” sottolinea la Ricciardelli. Concluso il progetto di ristrutturazione, “abbiamo fatto pervenire alla Fondazione una manifestazione di interesse e siamo stati scelti per una progettualità sfidante” ripercorre, parlando sempre al plurale, “perché davvero l’elemento collaborativo tra le diverse realtà ha fatto la differenza”.

 

Cosa animerà dunque la nuova realtà dedicata a Padre Digani? “Ci sarà una comunità che permetterà l’alloggio di 15 utenti dei servizi del centro di salute mentale dell’Asl di Bologna. Vogliamo che la nostra sia vera accoglienza comunitaria, welfare di comunità che possa aiutare le persone attraverso le relazioni”. Nell’ex-fienile sarà realizzata la parte più innovativa: “al piano terra l’agriturismo sarà gestito da AgriconCura, con gli orti e la fattoria didattica – spiega la Ricciardelli – con un’attività finalizzate all’inclusione lavorativa per dare opportunità occupazionali a persone con fragilità che attraverso il lavoro potranno meglio inserirsi in società”. L’agriturismo “potrà ospitare 60 persone sedute, oltre all’area bar”. Al primo piano: “abbiamo allestito un’ampia sala polifunzionale che può accogliere fino a 90 persone, intendiamo organizzare e ospitare eventi, ma anche momenti di formazione e seminari, dedicati non solo al terzo settore, ma anche alle aziende e alle istituzioni.

 

Per gestire tutti questi servizi le realtà cooperative coinvolte si sono costituite in società consortile: Insieme per Borgo Digani, di cui la Ricciardelli è amministratrice. Molto chiara la visione della cooperatrice sugli obiettivi del progetto: “vorremmo essere quella realtà che mette in comunicazione mondo profit e terzo settore, sommando le energie di tutti, in un clima di condivisione di obiettivi e di valori e con lo scopo ultimo di generare legami che possano nutrire il nostro territorio, Argelato e il distretto Pianura est”. E non si perde tempo a Borgo Digani: “siamo partiti già a inizio dicembre con un primo evento: mercatini con i prodotti delle cooperative del territorio: è stata una prima occasione di comunità” racconta la Ricciardelli.

 

A cura di Lorenzo Benassi Roversi

 

Nelle foto, alcuni momenti della recente inaugurazione di Borgo Digani alla presenza (tra gli altri) del presidente di Regione Stefano Bonaccini e dell’arcivescovo di Bologna card. Matteo Maria Zuppi.