#COOPERATRICI / MARIA VITTORIA, L’INGEGNERE APPASSIONATA DI COOPERAZIONE

#COOPERATRICI / MARIA VITTORIA, L’INGEGNERE APPASSIONATA DI COOPERAZIONE

Maria Vittoria Vignoli, giovane mamma e socia di CEA – Cooperativa Edile Appennino, è la nuova protagonista della nostra rubrica al femminile.

venerdì 15 ottobre 2021

Razionale e precisa come solo un ingegnere sa essere, dolce e accogliente in particolare perché moglie e mamma di due bimbi. Senza dimenticare una spiccata dedizione all’attività commerciale e al marketing che le hanno fatto scoprire nuove professionalità e occasioni di impiego. Si descrive così Maria Vittoria Vignoli, 35 anni da Bologna, socia di CEA – Cooperativa Edile Appennino nella quale si occupa di sviluppo commerciale e comunicazione, nonché particolarmente attiva nella rappresentanza giovanile all’interno del movimento cooperativo (vicepresidente del gruppo regionale e presidente del gruppo metropolitano di Bologna). Ma non è finita: perché Maria Vittoria è anche tra le fondatrici dell’associazione MumBo, una rete di mamme bolognesi che organizza incontri e seminari rivolti alle neo-famiglie.

 

“Fino ad alcuni anni fa nemmeno sapevo cosa fosse la cooperazione, poi quando ho incontrato questo mondo ho trovato risposte a quelle esigenze di eticità nel lavoro che cercavo da tempo, una possibilità di impegnarmi nella produzione di bene diffuso che mi appaga più di molto altro” racconta Maria Vittoria in questa sua chiacchierata per la rubrica #COOPERATRICI.

La sua traiettoria di studi e professionale in fondo descrive bene tutto ciò. Dopo il Liceo Scientifico e la laurea in Ingegneria Edile e Architettura all’Università di Bologna (con un anno di Erasmus a Valencia, in Spagna), nel 2011 arrivano le prime esperienze lavorative nel campo dell’edilizia, un settore in piena crisi in quel periodo. Dal background tecnico emerge la sua inclinazione commerciale, soprattutto durante una breve esperienza all’interno di un’azienda metalmeccanica. Quindi nel 2014 l’approdo in CEA: “Entrai nell’ufficio gare estere, anche grazie alla mia conoscenza delle lingue come inglese, spagnolo e francese. Il mio primo lavoro fu in Libano”.

 

Una volta messo piede nella Cooperativa Edile Appennino, nata quasi 40 anni fa a Monghidoro sull’Appennino bolognese e oggi con sede a Calderara di Reno, per Maria Vittoria è arrivata la scoperta del modello cooperativo. “Il pregio di CEA è stato quello di avermi coinvolto fin da subito nel Gruppo Giovani di Confcooperative Bologna, dove inizialmente capivo ben poco di quel che si diceva e delle iniziative che si organizzavano”. Poi quella sua intraprendenza l’ha portata a chiedere approfondimenti sulla cooperazione al suo presidente, “il quale mi rispose proponendomi di partecipare al Muec così da approfondire meglio l’argomento”. Parliamo del Master universitario sull’economia cooperativa promosso dall’Università di Bologna e sostenuto dall’Alleanza Cooperative. E così nell’anno 2015-16 Maria Vittoria torna a mettersi sui libri per studiare il modello cooperativo, pur continuando a lavorare in CEA. “Il Master è stato uno snodo fondamentale per la mia attività professionale e non solo – racconta oggi – ho conosciuto fin nei dettagli le caratteristiche dell’impresa cooperativa, i valori fondanti, i punti di forza, e mi ci sono completamente ritrovata”.

 

Questa rinnovata consapevolezza del valore cooperativo finisce anche per modificare il suo ruolo in CEA, “tanto che dall’ufficio gare estere sono passata a curare lo sviluppo commerciale e anche la comunicazione aziendale intesa anche in termini di promozione cooperativa”.

 

La voglia di formarsi e innovarsi per Maria Vittoria non si è fermata qui. “Mi sono iscritta a nuovo master, in questo caso come scelta personale, per perfezionare le mie competenze commerciali e di comunicazione, così da completare il mio profilo dal momento che ho una formazione prettamente tecnica”.

 

“Lavorare in una cooperativa – conclude Maria Vittoria – per me significa innanzitutto valorizzare le persone e promuovere l’autoimprenditorialità dei soci cooperatori, attraverso il coinvolgimento nella gestione dell’impresa. Ma per fare questo è fondamentale la formazione, senza la quale non si matura la conoscenza e la consapevolezza dei valori cooperativi e dell’appartenenza a questo modello di impresa”. Da qui l’impegno costante e a tutti i livelli nella rappresentanza giovanile, “per mantenere vivo questo entusiasmo e non perdere di vista i valori per i quali ci impegniamo ogni giorno”.

 

A cura dell’ufficio stampa e comunicazione di Confcooperative Emilia Romagna