ANNIVERSARI / COOP VILLAGGIO DEL FANCIULLO, 20 ANNI A BOLOGNA

ANNIVERSARI / COOP VILLAGGIO DEL FANCIULLO, 20 ANNI A BOLOGNA

La cooperativa sociale è un punto di riferimento nei quartieri San Donato e San Vitale.

lunedì 17 maggio 2021

La cooperativa sociale Villaggio del Fanciullo, tra le più conosciute nella città di Bologna nei servizi assistenziali, educativi e socio-riabilitativi, ha raggiunto da pochi giorni il traguardo dei 20 anni.

 

“Per il momento non abbiamo dato vita a grandi celebrazioni” commenta Gianni Giaramita, socio della cooperativa e membro del consiglio d’amministrazione.

 

“Complice anche la situazione del Covid-19 abbiamo preferito festeggiare in maniera sobria tra di noi. Abbiamo voluto solo celebrare il traguardo con un trafiletto apparso su il Resto del Carlino per mettere in evidenza il centro di accoglienza per i parenti dei degenti negli ospedali, dai noi ideato e gestito”.

 

Punto di riferimento nei quartieri San Donato e San Vitale, la cooperativa Villaggio del Fanciullo, che conta attualmente 11 soci (7 persone fisiche e 4 enti interni, 2 dei quali associazioni di volontariato), ha all’attivo collaborazioni sia con il mondo pubblico che con quello privato, da sempre vicini alla loro realtà.

 

Alla cooperativa fanno capo il “Centro di accoglienza Villaggio”, che comprende lo Studentato maschile per l’Università e il centro di accoglienza per i parenti dei degenti negli ospedali di Bologna,  il “Progetto Cortili”, per l’integrazione e la socializzazione dei ragazzi del quartiere che frequentano gli spazi aperti del Villaggio, la collaborazione con altre realtà del terzo settore per la gestione di servizi postoscolastici e ricreativi.

 

“La pandemia ha inevitabilmente colpito anche la nostra realtà. Inizialmente non è stato semplice, ma stiamo cercando di ripartire” spiega Giaramita.

 

“Oltre alle attività che svolgiamo quotidianamente, siamo impegnati in collaborazione con la Casa Circondariale di Bologna "Dozza" e con la Caritas Diocesana in un progetto per l’accoglienza dei detenuti in semi-libertà che sono arrivati alla fine della loro pena. Si tratta di un’iniziativa di alto valore sociale, per noi sinonimo di grande soddisfazione“.