Quel che sta accadendo a San Leo è emblematico di quale sia oggi la vera essenza della cooperazione comunitaria. Nel piccolo borgo medievale inerpicato sulle alture dell’Alta Valmarecchia riminese, la cooperativa di comunità Fer-Menti Leontine nata due anni fa da un gruppo di cittadini decisi a rimboccarsi le maniche per evitare lo spopolamento del paese, è riuscita a centrare il primo obiettivo che si era data: riaprire il panificio, il Forno di San Leo. Con grande gioia del signor Vittorio, che abita a fianco di quel negozio da pochi giorni tornato a sfornare pane e altre prelibatezze, lui che per 66 anni lo ha portato avanti sfamando turisti e residenti.
Già, i residenti: il problema è che in un borgo come San Leo a quasi 600 metri di altitudine, sulla cima di un monte che lo rende tanto bello e affascinante quanto difficilmente raggiungibile, le persone che decidono di rimanere tra quelle mura a vivere sono sempre meno. Mentre i turisti – Covid permettendo – sono destinati a crescere. Ma come salvaguardare lo “zoccolo duro” dei residenti? Come evitare lo spopolamento? Innanzitutto mantenendo i servizi essenziali in paese, a partire dal forno. Ed è questo l’obiettivo che si pone la cooperativa di comunità, nata per iniziativa di una trentina di persone e oggi arrivata a circa 70 soci (in sostanza, la maggioranza dei residenti).
Una bellissima storia destinata a continuare, in collaborazione con Confcooperative Romagna che ha fortemente creduto in questa iniziativa, e l’associazione Figli del Mondo. Nel futuro di San Leo e della cooperativa di comunità Fer-Menti Leontine ci sono iniziative sul fronte turistico per attrarre sempre più visitatori con servizi all’avanguardia, quindi attività di educazione per le scuole.
Nel frattempo, il forno dà lavoro a sei persone del paese. Un’enormità, se contestualizzata ai numeri di San Leo.
Davvero una bella storia, che le telecamere del TGR regionale di Rai3 non si sono lasciate sfuggire e hanno raccontato in questo bel servizio.
A cura dell’ufficio stampa e comunicazione di Confcooperative Emilia Romagna