ANZIANI, LA COOP SCAI SPERIMENTA L’HEALTH MONITOR

ANZIANI, LA COOP SCAI SPERIMENTA L’HEALTH MONITOR

Dispositivo medico che in 50 secondi misura sei parametri vitali. Così la rivoluzione digitale interessa anche i servizi residenziali e domiciliari di welfare.

giovedì 29 aprile 2021

Internet sta cambiando (in meglio) anche l’assistenza agli anziani. Lo dimostra l’esperienza della cooperativa sociale Scai di Carpi (aderente a Confcooperative Modena), che ha introdotto uno strumento innovativo nella residenza e centro diurno Stella.
 

“Stiamo sperimentando Health Monitor, un dispositivo medico che in 50 secondi misura sei parametri vitali: temperatura corporea, pressione arteriosa, frequenza cardiaca, glicemia, saturazione di ossigeno ed elettrocardiogramma monoderivazione – dichiara il presidente di Scai Ilario De Nittis – Health Monitor consente, inoltre, di comunicare con la cartella clinica informatizzata che contiene tutti i dati socio-sanitari. In questo modo riusciamo a tenere costantemente sotto controllo la salute di tutti gli ospiti della nostra struttura. Abbiamo deciso di investire nella prevenzione e tutela per offrire servizi sempre più efficienti alle famiglie, completando la piattaforma tecnologica Stella Care avviata nel 2020”.
 

Scai, però, non si preoccupa solo della salute, ma anche del recupero e mantenimento delle capacità residue dei suoi ospiti. Per questo ha dotato Stella di un sistema di ingrandimento da tavolo Infinity. Si tratta di un monitor da 22 pollici, una telecamera con i comandi e un leggio per leggere meglio le lettere dei familiari, libri, giornali ecc.

 

“La rivoluzione digitale – sottolinea De Nittis - ci permette di trasformare l’assistenza residenziale e domiciliare tradizionalmente erogata nelle Terre d’Argine, fondata su un modello domanda-risposta prestazionale oggi non più adeguato ai bisogni”.
 

Le innovazioni lanciate da Scai dimostrano che la cooperazione sociale modenese è già pronta per il cosiddetto “welfare di comunità”, cioè un sistema in cui il privato non è solo un mero fornitore di servizi alle istituzioni pubbliche, ma ascolta il territorio, raccoglie i nuovi bisogni e inventa risposte diverse dal passato.
 

“Il sad (servizio di assistenza domiciliare) è in sofferenza da anni – afferma De Nittis – Noi lo abbiamo riconvertito in un servizio innovativo che si avvale di strumenti sanitari certificati i quali, collegati con una serie di prestazioni diverse, offrono qualcosa di unico che non costa di più, ma può rispondere meglio ai bisogni degli anziani. Serve uno sguardo nuovo per prendersi cura, lavorare ed educare le famiglie con persone fragili. Se esce da una dimensione ristretta e di isolate buone prassi, - conclude il presidente della cooperativa sociale Scai – anche a Carpi l’innovazione può trasformarsi da opportunità per pochi a diritto per molti”.

 

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