IL CONSORZIO AGLIO DI VOGHIERA (FE) ENTRA IN CONFCOOPERATIVE

IL CONSORZIO AGLIO DI VOGHIERA (FE) ENTRA IN CONFCOOPERATIVE

Riunisce oltre 30 aziende produttrici dell'Aglio di Voghiera DOP coltivato in circa 100 ettari delimitati nel territorio ferrarese.

mercoledì 20 gennaio 2021

Una realtà cooperativa di eccellenza dell’agricoltura emiliano-romagnola entra a fare parte del sistema Confcooperative. Si tratta del Consorzio Produttori Aglio di Voghiera, costituito nel 2000  nel comune ferrarese con lo scopo di tutelare e promuovere questo prodotto agricolo tradizionale, che ha ottenuto nel 2010 il riconoscimento quale Denominazione di Origine Protetta (DOP).

La qualità e la filiera produttiva dell’Aglio di Voghiera DOP sono quindi garantiti dal Consorzio che adotta un severo codice disciplinare di produzione. Il ruolo del Consorzio, riconosciuto dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, è fondamentale per preservare l’intreccio unico e irripetibile di saperi, competenze e saper fare.

Da qualche settimana questa società cooperativa si è associata a Confcooperative Ferrara.

“Siamo molto contenti di accogliere il Consorzio in Confcooperative. Parliamo di una realtà dinamica che promuove inoltre didattica, attività enogastronomiche, agricole, turistiche e culturali” commenta il direttore di Confcooperative Ferrara, Ruggero Villani. “Il Consorzio raggruppa oltre 30 aziende produttrici e confezionatrici dell’Aglio di Voghiera DOP e la nostra Associazione saprà rappresentare al meglio questa importante realtà del territorio ferrarese oltre i confini provinciali” aggiunge Villani.

Sono più di 100 gli ettari destinati ogni anno alla coltivazione dell’Aglio di Voghiera DOP nella provincia di Ferrara. Le particolari qualità del terreno fertile e argilloso, e il clima tipico della zona rendono l’Aglio di Voghiera DOP un prodotto unico.

Il territorio della DOP che comprende il comune di Voghiera e parte dei comuni di Masi Torello, Portomaggiore, Argenta e Ferrara in cui vengono prodotti in media 100 quintali di aglio secco per ettaro coltivato.

 

Foto principale di Mario Rebeschini