CONSORZIO SOLCO RAVENNA: UN CONFRONTO SUL RUOLO DEGLI PSICOLOGI

CONSORZIO SOLCO RAVENNA: UN CONFRONTO SUL RUOLO DEGLI PSICOLOGI

La visita della presidente dell’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi dell’Emilia-Romagna Luana Valletta per un dialogo tra professionisti, cooperative e territorio

lunedì 22 dicembre 2025

Il ruolo dello psicologo all’interno dei servizi territoriali dedicati alla salute mentale è stato al centro della visita conoscitiva della presidente dell’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi dell’Emilia-Romagna, Luana Valletta, alle strutture del Consorzio Solco Ravenna e delle cooperative associate. Un momento di ascolto e confronto che ha permesso di approfondire il contributo della professionalità psicologica nei percorsi di cura e accompagnamento in ambito psichiatrico.

La visita ha coinvolto diverse realtà attive nel territorio di Ravenna e provincia, tra cui le cooperative Laura, La Pieve, LibrAzione e Progetto Crescita, offrendo l’opportunità di incontrare professionisti, tirocinanti e persone inserite nei servizi. Un confronto diretto che ha restituito l’immagine di un sistema ricco di competenze ed esperienze, capace di rispondere in modo articolato ai bisogni di salute mentale delle comunità locali.

 

“Con Solco stiamo lavorando molto sul tema della psichiatria allargando orizzonti e campi di intervento – sottolinea Stefano Rambelli, responsabile Connessioni, Ricerca e Sviluppo dell’Area Psichiatria del Consorzio Solco Ravenna –. Speriamo che da questa visita possa nascere un confronto aperto con l’Ordine degli Psicologi e possibili nuove forme di collaborazione nelle varie tipologie di intervento e, soprattutto, per la valorizzazione del ruolo dello psicologo nelle strutture che si occupano di salute mentale”.

 

Un confronto che, per l’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi dell’Emilia-Romagna, non può prescindere dal riconoscimento pieno della professionalità delle psicologhe e degli psicologi all’interno dei servizi. “Visitare queste realtà è stato estremamente significativo – dichiara Luana Valletta –. Ho incontrato colleghe e colleghi, tirocinanti e persone che, grazie a questi servizi, stanno seguendo percorsi di cura e di vita preziosi. C’è una grande ricchezza di esperienze, competenze e buone pratiche, ma spesso distribuite in modo frammentato”.

 

Una ricchezza che, secondo l’Ordine, deve essere sostenuta anche attraverso un riconoscimento strutturale del ruolo dello psicologo. “La valorizzazione del lavoro psicologico non può essere solo informale o affidata alla buona volontà dei singoli enti. È necessario che il ruolo dello psicologo sia previsto in modo chiaro e strutturato nelle strutture che si occupano di salute mentale, con un riconoscimento coerente delle competenze e della formazione, anche sul piano contrattuale. Chiedere agli psicologi di rientrare in altri profili professionali per poter operare nei servizi è una contraddizione che va superata, se vogliamo davvero rafforzare la qualità degli interventi”.

 

Fare rete e costruire spazi di confronto tra le diverse realtà coinvolte emerge come una priorità condivisa. “Il dialogo tra Istituzioni, Enti gestori e professionisti è una condizione imprescindibile per lo sviluppo di servizi di salute mentale sempre più efficaci, integrati e rispettosi delle competenze di chi vi opera”, conclude Valletta.