SALUTE MENTALE, UNA GIORNATA PER RIFLETTERE

SALUTE MENTALE, UNA GIORNATA PER RIFLETTERE

Chiara Bertolasi (vicepresidente Confcooperative Ferrara): “Le malattie mentali stanno per superare quelle cardiovascolari, i più colpiti sono i nostri giovani”.

martedì 10 ottobre 2023

Non solo il clima sta cambiando, ma con esso anche noi, e la nostra salute. Le malattie mentali stanno per superare quelle cardiovascolari, nel nostro Paese l’Italia e nel Mondo. Ad esserne colpiti dice l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sono soprattutto i giovani. La pandemia, che ha costretto ad un diffuso isolamento ha prodotto – e continua a farlo – svariati problemi quali insicurezza, scarsa autostima, immobilismo e una visione, per nulla positiva, del futuro.

 

Chiara Bertolasi (foto in gallery), vice presidente di Confcooperative Ferrara, interviene in occasione della Giornata della Salute Mentale che si celebra il 10 ottobre. “Il disagio psicologico, ancor di più dei giovani, non è una novità. La pandemia ha fatto emergere con forza qualcosa che già bruciava sotto la superficie, rendendo esponenziale un problema a cui forse non era stata data la sufficiente attenzione. Tante sono le cooperative sociali che si occupano di malattie mentali, sul versante dell’educazione, clinico e dell’inclusione sociale e lavorativa. Preoccupanti sono i problemi che stanno investendo gli adolescenti, in una fase già complicata della vita e ai quali la pandemia ha lasciato in eredità pesi enormi che curvano le spalle. È un dovere della società mettere in campo le risorse che gli consentano di avere e ritrovare una postura, sono il nostro futuro”.

 

L’OMS stima che dopo la pandemia i disturbi della psiche riguardino 1 persona su 8 nel mondo. Nei paesi ad alto reddito – Europa e Stati Uniti – circa la metà di chi ne soffre non si cura, non ha una diagnosi, e la percentuale sale ancora all’80/90% nei Paesi a basso o medio reddito. La depressione vale il 4% del PIL e 10 anni di vita. A lanciare l’allarme anche la Società italiana di psichiatria (Sip).

 

È, anche questa, una crisi che va affrontata e richiede più risposte e azioni collegate tra loro. Le ultime ricerche ci dicono che la depressione potrebbe avere anche un ruolo nel decadimento cognitivo in età anziana – e l’Italia è già, un paese di vecchi – se fossero confermate queste ricerche, diagnosi e cura della demenza e anche dell’Alzheimer o altre patologie neurovegetative e mentali meriterebbero nuovi e aggiornati approcci di cura.

 

Ufficio Stampa / Confcooperative Ferrara / Pamela Tavalazzi