NUOVA VITA ALL’EX ESSICATOIO DI CASA MESOLA

NUOVA VITA ALL’EX ESSICATOIO DI CASA MESOLA

La cooperativa agricola ha promosso la ristrutturazione della struttura, con un co-finanziamento regionale. Ora spazio a laboratori per l’inclusione sociale e la formazione dei giovani agricoltori.

lunedì 21 novembre 2022

Grande partecipazione nella mattinata di sabato 19 novembre a Bosco Mesola (FE) per l’inaugurazione di Casa Bosco, la nuova realtà nel cuore del Parco del Delta del Po promossa dalla cooperativa agricola Casa Mesola dall’Associazione Più Felici che riunisce genitori del territorio con figli che hanno bisogni speciali.

Nei locali ristrutturati dell’antico ex essiccatoio del tabacco sono state ricavate aule per laboratori e attività di inclusione sociale e per iniziative di formazione rivolte ai giovani agricoltori in collaborazione con la Fondazione per l'Agricoltura F.lli Navarra.

Tante le autorità intervenute e accolte dal “padrone di casa” Michele Mangolini, presidente di Casa Mesola e di Confcooperative Ferrara, in particolare il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini e il presidente regionale Francesco Milza, il vescovo di Ferrara-Comacchio mons. Gian Carlo Perego, oltre ad autorità civili e militari del territorio. Presenti all’evento anche il presidente e vice di Apo Conerpo, Davide Vernocchi e Roberto Cera.

Al termine è stata scoperta la targa in ricordo di Ermete Capucci, storico direttore di Casa Mesola.

 

"Il primo scopo che si propone di perseguire Confcooperative è il bene comune tramite l'impegno delle cooperative associate. È quel che vogliamo fare con Casa Bosco, unendo agricoltura e inclusione sociale" ha detto Mangolini, presidente. Il presidente della Regione Bonaccini ha parlato di “uno straordinario esempio di come sia possibile coniugare inclusione sociale, vicinanza alla comunità, formazione di nuove generazioni e capacità di innovare le produzioni per un’agricoltura di grande qualità. Una trasformazione, un legame tra passato e futuro, che fa onore a una cooperativa che opera in un settore fondamentale per l’economia regionale e il Made in Italy, grazie a prodotti agricoli unici al mondo”.

"Questo progetto – ha aggiunto Gardini - è un bell'esempio di come la cooperazione riesca a dare risposte ai propri soci senza rinunciare ad una visione di mutualità esterna rivolta alle proprie comunità".

Grande apprezzamento anche da parte del presidente regionale di Confcooperative Milza, che a margine dell’evento ha sottolineato l’importanza dell’intersettorialità all’interno del mondo cooperativo, che in questo caso vede coniugare il comparto agroalimentare con quello sociale.

La trasformazione dell’ex essiccatoio - una struttura dei primi del ‘900 di oltre 600 metri quadrati collocata a fianco degli stabilimenti di trasformazione della Cooperativa Casa Mesola - è stata resa possibile grazie a un intervento congiunto da quasi mezzo milione di euro: della Regione nell’ambito della programmazione dei Fondi europei, con 200mila euro dal Fesr e dal Gal Delta2000 nell'ambito del Pal Leader 2014-2020, e della cooperativa stessa che ha investito oltre 225 mila euro.