ANNIVERSARI / LEN SERVICE PER L’INCLUSIONE DIGITALE

ANNIVERSARI / LEN SERVICE PER L’INCLUSIONE DIGITALE

La cooperativa sociale di Parma spegne le prime 10 candeline e avvia progetti in tutta Italia legati alla digitalizzazione dei servizi museali e turistici. Ecco l’intervista a presidente e vice.

martedì 19 luglio 2022

Da piccola cooperativa sociale della provincia di Parma fino a diventare un’importante realtà conosciuta in tutta l’Emilia-Romagna e che, proprio in occasione dell’anniversario dei 10 anni di attività, ha cominciato a superare i confini regionali dando vita ad una serie di progetti in tutta Italia.

Costituita nel 2012, Len Service Onlus sta raccogliendo i frutti di un bel percorso che ha sempre avuto lo scopo primario di promuovere l’integrazione sociale delle persone svantaggiate attraverso l’inserimento lavorativo, restituendo loro la piena dignità.

 

“Quando è stata costituita la cooperativa sociale non ci saremmo mai aspettati di arrivare a questo punto - commentano insieme la presidente Patrizia Chiacchio e gli altri due consiglieri del CdA, Mario Cibati e Marco Dalcielo - in quanto l’obiettivo era solo quello di aiutare persone svantaggiate ad entrare nel mondo del lavoro. Nel tempo però ci siamo sviluppati e siamo così cresciuti mantenendo una doppia anima: da un lato i lavori più tradizionali come la manutenzione del verde pubblico e privato e dall'altro l'innovazione tecnologica”.

 

Inizialmente focalizzata sull’attività di giardinaggio, manutenzione e cura del verde pubblico e privato, nell'ambito di LEN Service Green “si tratta di un piccolo gruppo composto da 4 persone. È come essere una bottega artigiana potendo fare lavori di qualità con molto dinamismo e velocità coniugando il valore sociale della nostra vocazione con le sfide del mercato” commenta Mario Cibati, il responsabile dell’area. 

 

Len Service ha poi ampliato il proprio raggio d’azione puntando sull’attività di elaborazione dei dati, di supporto informatico e di formazione a distanza. Servizi piuttosto inediti per una cooperativa sociale. Nel 2015 è nata l’idea di sviluppare i Musei Digitali Diffusi, percorsi virtuali, oltre che reali, ideati con lo scopo di valorizzare la cultura e la storia di un territorio o di un tema specifico.

 

“Il primo progetto dei Musei Digitali Diffusi a cui abbiamo lavorato è stato quello dedicato a Giuseppe Verdi, con il sostegno iniziale del Comune di Parma, della Fondazione Teatro Regio e il lancio di un progetto di crowdfunding” spiega Chiara Zantelli, responsabile comunicazione-marketing della cooperativa. “Una volta reperite le risorse necessarie per l’inizio dell’attività, abbiamo dato vita al progetto che, in questo caso, unisce i luoghi e le persone legate a Verdi nel mondo”.

 

Dopo aver collaborato insieme a WWF Parma per il Museo Digitale delle Oasi delle Pievi e delle Oasi Naturalistiche del territorio parmense, Len Service (che conta 13 soci oltre a numerosi collaboratori) ha superato i confini regionali dando vita al Museo Digitale Diffuso del Ciclismo.

 

“Nei prossimi mesi saremo impegnati in altri progetti in giro per l’Italia” spiega Chiacchio, presidente dal 2017. “Saremo in Sardegna per un’attività nel Distretto rurale di Anglona Coros, poi svilupperemo il Progetto del Museo Digitale dell’Olio in Calabria e infine quello dei Borghi Eccellenti Locali in Lucania. Tutti i lavori, come quelli già realizzati, saranno disponibili gratuitamente sulle piattaforme di download come Android e Apple Store e avranno un loro sito dedicato”.

 

L’attività in ambito informatico si è rivelata particolarmente utile in occasione della pandemia quando è stato messa ulteriormente in evidenza l’importanza della digitalizzazione in Italia.

 

“La pandemia ha colpito tutti ed è purtroppo ancora tra noi. Basta considerare le precauzioni che oggi continuiamo a prendere per tutelare i nostri soci e collaboratori, come l’obbligo interno di fare un tampone ogni due giorni - commenta Dalcielo -. Per l’attività lavorativa, invece, abbiamo sfruttato le nostre conoscenze oltre che le piattaforme online per aiutare e fornire consulenza a tutti coloro che ne avevano bisogno, soprattutto nei primi mesi di lockdown”.

 

La possibilità di collaborare con altre realtà ha inoltre fatto percepire quanto ci sia ancora da fare per la transizione digitale, “soprattutto in quelle piccole aziende, nelle quali si ritiene che la digitalizzazione necessaria sia, ad esempio, solo imparare l’utilizzo di Microsoft Excel, perché si percepisce solo la necessità momentanea” spiega Patrizia Chiacchio. “Per una transizione digitale che non sia a macchia di leopardo è fondamentale che ci siano incentivi economici e un affiancamento da parte di esperti, capaci di fare esempi pratici e concreti su come la digitalizzazione potrebbe velocizzare alcune dinamiche all’interno dell’azienda. Solo in questo modo, con una vicinanza fisica e pratica, potremmo fare breccia nelle piccole realtà”.

 

A cura dell’ufficio stampa e comunicazione di Confcooperative ER