SPORTBOARD: ANDERLINI PER UNO SPORT GIOVANILE PIÙ SANO

SPORTBOARD: ANDERLINI PER UNO SPORT GIOVANILE PIÙ SANO

La cooperativa sportiva partecipa al progetto Sportboard insieme al Comune di Modena, nell’ambito del Programma Erasmus+ Sport.

mercoledì 13 aprile 2022

Monitorare e favorire il comportamento etico dei bambini e giovani atleti nello sport, contrastando devianze (per esempio bullismo e doping), e favorire lo sviluppo di governance sportive sane e di qualità. Sono gli obiettivi principali di “Sportboard”, il progetto internazionale che coinvolge anche il Comune di Modena e la cooperativa sociale sportiva Anderlini

Questo partenariato pubblico-privato ha ottenuto un finanziamento di 250 mila euro nell’ambito del “Programma Erasmus+ Sport”, il piano europeo che promuove la mobilità ai fini dell’apprendimento del personale sportivo e la cooperazione, qualità, inclusione, creatività e innovazione a livello delle organizzazioni e delle politiche sportive, prestando attenzione agli sport di base. 

Le azioni alla base del progetto sono state illustrate ieri - martedì 12 aprile - in occasione della conferenza stampa di presentazione dei tornei giovanili di volley Bussinello Pediatrica e Anderlini Spring Cup organizzati dalla cooperativa modenese. 

All’incontro con i giornalisti erano presenti l’assessora comunale allo Sport Grazia Baracchi, il presidente di Anderlini Marco Neviani, il delegato modenese del comitato regionale della Federazione italiana pallavolo (Fipav) Luca Rigolon e la docente dell’istituto scolastico superiore Cattaneo – Deledda Silvia Lugli

“Siamo orgogliosi di essere di nuovo parte di un progetto europeo sull’etica sportiva insieme al Comune - spiega Neviani - Confrontarsi col panorama internazionale, sia per i progetti che per i tornei, è occasione di crescita. Gli investimenti europei sul mondo dello sport danno responsabilità e luce allo sport, la cui tutela è al centro del percorso parlamentare, in atto in queste settimane, volto all’inserimento di questo tema nella Costituzione italiana”. 

“Sportboard” punta a migliorare la gestione delle attività sportive, sia da parte delle organizzazioni sportive di base sia, per quanto di propria competenza, quelle avviate dagli enti pubblici, attraverso un approccio globale di rilevazione delle condotte dei giovani. 

In particolare, sono stati individuati diversi indicatori con cui in un arco di trenta mesi saranno appunto monitorati i comportamenti sui campi, nelle palestre e negli spogliatoi, fornendo quindi gli strumenti per un’efficace autoregolamentazione delle realtà sportive. 

Sono sei le aree tematiche che saranno indagate: molestie e bullismo; discriminazioni basate sull’origine, colore della pelle, sesso, orientamento sessuale, religione e disabilità; doping; abusi (compresi quelli di tipo sessuale); violenza; illeciti sportivi (per esempio, le partite truccate). 

L’amministrazione comunale di Modena e Anderlini sono tra i cinque soggetti tra Italia, Spagna e Francia chiamati a gestire il progetto. 

Il finanziamento europeo di 250 mila euro è stato suddiviso a vario titolo tra i partner e i budget assegnati al Comune di Modena e Anderlini ammontano rispettivamente a 38.840 euro e 40 mila euro. Nei prossimi giorni sarà formalmente firmata la convenzione che darà il via alle attività operative. 

“Sportboard” rappresenta, nei fatti, il seguito di “Ethics4Sport”, il progetto già finanziato sempre nell’ambito di “Erasmus+ Sport”, che aveva l’obiettivo di incentivare la definizione di meccanismi innovativi per promuovere i codici etici negli sport di base e garantirne l’effettiva applicazione. 

Anderlini era già partner in quella iniziativa, che ora conosce dunque un ampliamento e un’evoluzione. 

Inoltre, negli anni scorsi a Modena si sono sviluppati altri due progetti a tema sportivo finanziati dall’Unione europea. 

Il primo è Scores, con il Comune partner, dedicato al tema della “dual career” con l’obiettivo di trovare strategie per far sì che le competenze e abilità acquisite dagli atleti potessero risultare spendibili anche in ambito lavorativo. 

Il secondo progetto, a cui aveva partecipato Anderlini, è Dona, dedicato allo sviluppo delle carriere delle giovani donne atlete, da un punto di vista psicologico, educativo, sportivo e professionale.