BOLOGNA SI-CURA CON LAVORO, INNOVAZIONE E WELFARE

BOLOGNA SI-CURA CON LAVORO, INNOVAZIONE E WELFARE

Presentate le proposte della cooperazione bolognese in vista delle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre. Il 22 settembre Giornata della Cooperazione a Bologna.

lunedì 13 settembre 2021

La cooperazione è da sempre tra gli attori principali della società civile ed economica di Bologna. Mira alla realizzazione di beni e servizi che riguardano la vita delle persone e delle comunità in cui opera e delle quali si sente responsabile. Molti sono gli ambiti di generazione di valore condiviso e diffuso da parte della cooperazione che, nel corso della sua storia, si è fatta depositaria di una visione della società e del mercato che vuole mettere a disposizione del territorio, delle Istituzioni e di coloro che si candidano ad amministrarle per i prossimi anni. In occasione delle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre, l'Alleanza delle Cooperative Italiane di Bologna, che riunisce le rappresentanze territoriali di Agci, Confcooperative e Legacoop, intende partire da questo serbatoio di esperienze e competenze, per rilanciare - in questo particolare momento storico - il dialogo con la città e i suoi principali attori, nonché coi candidati alla guida delle Istituzioni locali.

 

La visione dalla quale muove l'Alleanza delle Cooperative bolognesi parte dalla presa in carico delle difficoltà economiche e sociali determinate dal Covid. Per guardare al futuro di Bologna, è necessario partire dalla cura delle ferite e dalla ricucitura degli strappi prodotti dalla pandemia. Il bisogno di cura e di sicurezza è indicato dal titolo scelto per la Giornata della Cooperazione del 22 settembre 2021, Bologna Si-Cura.

 

Le proposte della cooperazione per Bologna sono state presentate oggi, nel corso di una conferenza stampa, da Rita Ghedini, Daniele Ravaglia e Massimo Mota, rispettivamente presidente e co-presidenti dell'Alleanza delle Cooperative Italiane di Bologna. Il 22 settembre, in occasione della Giornata della Cooperazione, ci saranno diversi momenti di confronto con tutti gli attori economici, istituzionali e sociali della città, sulle proposte della cooperazione. All'evento saranno invitati i candidati alle amministrative del 3 e 4 ottobre 2021.

 

Per le cooperative di Bologna, va posta particolare attenzione al tema della sostenibilità, declinato nel complesso delle sue dimensioni (economica, ambientale, sociale, istituzionale), in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'Onu. I valori e le pratiche della cooperazione indicano la strada per la costruzione di un mercato del lavoro più inclusivo, che favorisca l'occupazione delle donne e dei giovani e sia capace di agevolare l'emersione di nuove competenze e di opportunità che, come il Workers Buyout, permettano di affrontare le crisi aziendali mettendo al centro l'iniziativa dei lavoratori.

 

È poi necessario considerare il tema del lavoro di qualità, promuovendo esperienze di "lavoro sociale", che introducano nel mercato schemi orientati alla creazione di valore condiviso, oltre a sostenere le filiere cooperative che generano opportunità occupazionali di qualità. Lo sguardo cooperativo sul mondo del lavoro non può prescindere dal tema della formazione: per l'Alleanza delle Cooperative Italiane di Bologna le transizioni in corso (digitale ed ecologica) richiedono un impegno particolare nella rigenerazione delle competenze e nella maturazione di nuove professionalità. I percorsi formativi volti ad agevolare la trasformazione del mercato del lavoro non potranno che partire dalle scuole per giungere fino alla riqualificazione professionale.

 

In relazione al tema della crescita dell'ecosistema dell'innovazione, la cooperazione ritiene centrale favorire le connessioni tra Università, centri di ricerca e imprese che costituiscono il tessuto economico cittadino e metropolitano.

 

Sul fronte tecnologico e digitale, l'Alleanza delle Cooperative considera strategico promuovere Bologna come cuore della Data Valley. Per una gestione virtuosa delle reti digitali e delle nuove tecnologie sarà necessario prevedere - oltre che la loro estensione a tutto il territorio comunale - una governance inclusiva, orientata al mutualismo digitale e capace di rivolgere gli strumenti tecnologici verso il bene comune. Non va poi dimenticato che Bologna e la sua area metropolitana costituiscono un grande snodo di mobilità e logistico nazionale e internazionale: applicare il principio della sostenibilità non può quindi che passare dallo sviluppo di un piano di mobilità integrata sostenibile. In questa prospettiva, ACI Bologna chiede che sia garantito lo sviluppo di reti intermodali nella logica della tutela ambientale e favorendo l'interconnessione tra Aeroporto, Stazione ferroviaria e Autostazione.

 

ACI Bologna sottolinea la necessità di co-programmare e co-progettare sistemi di welfare innovativi, capaci di fornire risposte ai cambiamenti sociali. In particolare, si propone di estendere il principio di sussidiarietà nella gestione, promuovere il valore della prossimità nella filiera dei servizi sanitari e sociosanitari, potenziandone la dimensione territoriale e domiciliare; di realizzare Patti educativi di comunità a contrasto delle povertà educative. Tra i bisogni sociali emergenti, si ritiene prioritario quello abitativo e necessaria la predisposizione di un piano casa all'altezza delle aspettative della città e della sua attrattività. La Cooperazione bolognese si concentra su mutualismo e prossimità declinati attraverso proposte di welfare abitativo e di rigenerazione urbana.

 

Nel complesso, le indicazioni di ACI Bologna - sviluppate nell'incontro pubblico del 22 settembre - mirano a coniugare sviluppo economico e sociale, tenendo presenti le esigenze di riconversione del sistema produttivo, senza dimenticare le povertà e le fragilità che - acuite dalla pandemia - indeboliscono il tessuto sociale.

 

L'Alleanza delle Cooperative Italiane di Bologna rappresenta quasi 500 imprese, con oltre 80.000 lavoratori e più di 2.740.000 soci, distribuiti nei territori dove operano le aderenti.

 

Nella foto principale, da sinistra Daniele Ravaglia (presidente Confcooperative Bologna), Rita Ghedini (presidente Legacoop Bologna) e Massimo Mota (presidente Agci Emilia-Romagna).