MILZA AL NUOVO GIORNALE: “NO ALLA LOGICA ANTI-IMPRESA”

MILZA AL NUOVO GIORNALE: “NO ALLA LOGICA ANTI-IMPRESA”

Intervista del settimanale piacentino al presidente di Confcooperative Emilia Romagna. Focus sui servizi educativi.

lunedì 1 giugno 2020

No alla logica anti-impresa emersa in alcune fasi del dibattito pubblico legato all’emergenza Covid-19, a partire dalle volontà anacronistiche di re-internalizzare molti servizi del welfare e della cultura, e dalla vicenda legata al contagio da virus equiparato ad infortunio sul lavoro. Occorre che la fase 2, nella quale siamo ormai tutti immersi, non lasci indietro nessuno, a partire dai più fragili: come i bambini, privati dei servizi educativi e scolastici; come le persone con disabilità, che insieme alle loro famiglie hanno bisogno di tornare nei centri di assistenza. E ancora: la sfida della digitalizzazione per il futuro delle imprese, gli appelli ad una politica non sempre capace di decidere, e la riscoperta del valore della comunità.

Sono alcuni degli elementi evidenziati dal presidente di Confcooperative Emilia Romagna, Francesco Milza, in un’ampia intervista con il giornalista Matteo Billi de il Nuovo Giornale, settimanale piacentino.

“Ho riscoperto - ha detto Milza - il valore della comunità: l’aiuto reciproco, l’essere un individuo parte di una collettività, il risveglio della solidarietà. Però è stata anche un’esperienza che mi ha segnato negativamente: mio padre è stato sei settimane in terapia intensiva, per quanto ne sia uscito. Non vorrei ci fosse più così tanta sofferenza, l’aspetto che mi ha colpito è che i morti - quasi mille qui a Piacenza, da persone sono diventati numeri. Non deve più accadere”.