EMILIA-ROMAGNA, TUTTE LE RIPARTENZE DEL 25 MAGGIO

EMILIA-ROMAGNA, TUTTE LE RIPARTENZE DEL 25 MAGGIO

Dalle piscine alle palestre fino ai centri sociali e ai parchi tematici. Il vademecum sulle linee guida e le misure diramate dalla Regione Emilia-Romagna.

lunedì 25 maggio 2020

Nuovo lunedì di maggio e nuova data fondamentale per la ripresa delle attività in Emilia-Romagna dopo la fine del lockdown imposto per contenere la diffusione del Covid-19. Sono numerose le ripartenze fissate dalle ordinanze del presidente della Regione Emilia-Romagna e che coinvolgono famiglie e imprese.

 

FORMAZIONE, TORNANO STAGE E PARTE PRATICA

L’ordinanza di sabato 23 maggio contiene una novità importante in ambito formativo. Stabilisce infatti che, sempre da lunedì 25 maggio, i soggetti pubblici e privati che erogano attività di formazione abbiano la possibilità di realizzare in presenza la parte pratica prevista dal percorso formativo. E quindi di poter farla svolgere in laboratorio, con l’utilizzo di macchinari e/o attrezzature; in spazi attrezzati, con le necessarie strumentazioni, nonché in spazi aperti. Oltre agli stage in azienda che riguardino attività economiche che non siano sospese, a condizione che tali attività non siano altrimenti realizzabili a distanza.

Lo stage dovrà essere svolto nel rispetto delle indicazioni tecniche e operative definite nelle linee guida nazionali o nei protocolli regionali previsti per il settore e per lo specifico luogo di lavoro dove si realizzerà.

In ogni caso, l’organizzazione delle attività dovrà tener conto delle specifiche esigenze delle persone con disabilità, così come fissate dal “Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione” pubblicato dall’INAIL.

Più in generale, lo svolgimento delle attività pratiche previste nei percorsi formativi dovrà rispettare le Linee guida regionali per la Formazione professionale, anch’esse allegate all’ordinanza del presidente Bonaccini.

 

PORTE APERTE NEI CENTRI SOCIALI

Arriva anche per i centri sociali e i circoli culturali e ricreativi dell’Emilia-Romagna il protocollo operativo regionale sulle misure da adottare in vista della loro riapertura, possibile da lunedì 25 maggio. Particolarmente importanti in luoghi per natura deputati alla socializzazione e allo svolgimento, anche contemporaneo, di numerose attività aggregative.

Svolgimento delle attività possibilmente all’aperto, riorganizzazione degli spazi e dei locali per assicurare il distanziamento sociale, obbligo per dipendenti e volontari di indossare le mascherine, indicazioni da seguire per la pulizia e la disinfezione degli spazi; e ancora, specifica formazione per il personale, regole per la somministrazione di cibi e bevande in sicurezza e per la corretta e costante informazione ai cittadini sui comportamenti corretti da adottare.

Questi alcuni dei principali contenuti definiti nelle Linee guida regionali che - messe a punto dall’assessorato al Welfare dopo il confronto con le organizzazioni del Terzo Settore - devono essere adottate da ogni centro o circolo dell’Emilia-Romagna in cui si svolgano attività ludico-ricreative, corsistiche, sportive, motorie e culturali. A partire appunto da lunedì prossimo.

Tra gli elementi di maggiore incisività fissati nel documento per lo svolgimento di attività ludico ricreative, la possibilità di organizzarle in forma individuale e a gruppi, ma solo dove sia possibile garantire la distanza minima di 1 metro e la puntuale sanificazione dei materiali. Sono quindi esclusi, ad esempio, il gioco delle carte, i giochi da tavolo, il biliardino (calciobalilla) e giochi di ruolo. Una disposizione che potrà, però, essere rivista sulla base dell’evoluzione dello scenario epidemiologico e del quadro normativo regionale e nazionale.

Rimangono sospese fino al 14 giugno alcune attività culturali svolte all’interno di centri e circoli, tra cui: gli spettacoli aperti al pubblico in teatri, cinema e all’aperto, che successivamente potranno essere realizzati secondo le indicazioni del Decreto nazionale, solo con posti a sedere pre-assegnati e garantendo il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro, nel limite di 1000 persone all’aperto e 200 in luoghi chiusi. Così come rimane vietata qualsiasi forma di aggregazione che possa creare assembramenti, come ballo ed happy hours, intrattenimenti ed eventi musicali, con la sola eccezione di quelli esclusivamente di “ascolto”, con postazioni sedute il cui numero e disposizione consenta il rispetto delle regole di distanziamento previste per la ristorazione.

 

VIA A PALESTRE E PISCINE

Bologna - Palestre e piscine, da lunedì 25 maggio si parte. Come previsto dall’ordinanza di domenica scorsa del presidente Stefano Bonaccini, sono infatti stati approvati i protocolli con regole e requisiti condivisi dal tavolo regionale che ha riunito le associazioni di categoria, i sindacati e i Comuni, documenti recepiti da una nuova ordinanza del presidente della Regione firmata il 21 maggio. Il provvedimento ha formalizzato anche la riapertura anticipata degli stabilimenti balneari da sabato 23 maggio.

I gestori delle palestre sono tenuti ad informare clienti e personale addetto in merito a quanto prevedono le disposizioni in vigore, anche con cartelli esplicativi e depliant.

L’ingresso dei clienti deve evitare gli assembramenti ed assicurare il distanziamento di almeno un metro tra una persona e l’altra.

Inoltre, specifica il protocollo, l’accesso alle strutture è consentito se protetti da mascherine chirurgiche (o analoghe mascherine consentite) che dovranno essere indossate anche durante la permanenza nelle aree comuni, tranne durante lo svolgimento dell’attività sportiva/motoria.

Questo vale anche per il personale addetto al ricevimento dei clienti, rispettando sempre il distanziamento sociale.

Potrà inoltre essere rilevata all’ingresso la temperatura corporea, tramite termometro digitale senza contatto, e anche sul versante delle norme igieniche, al di là di quelle basilari sulla sanificazione degli attrezzi e degli ambienti e sulla fornitura di dispenser di gel igienizzanti, i frequentatori delle palestre non potranno condividere cibo, bottigliette dell’acqua e vestiario.

Quanto ai servizi igienici e spogliatoi, si raccomanda di organizzare gli spazi per consentire il distanziamento, anche in questo caso di almeno un metro e di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti mettendo a disposizione dei sacchetti per riporre gli effetti personali.

Infine, sarà necessario garantire una aerazione adeguata dei locali, naturale e con impianti di ventilazione.

Anche nel caso delle piscine è necessario predisporre una adeguata cartellonistica, che informi delle norme di sicurezza che occorre rispettare.

È obbligatorio l’uso delle mascherine negli ambienti chiusi tipo reception, spogliatoi, servizi, bar, ecc… e negli ambienti all’aperto dove non è possibile mantenere il distanziamento di un metro (ingressi, percorsi, ecc.).

Deve essere assicurata la pulizia e disinfezione quotidiana dei locali, ambienti, sezioni, postazioni di lavoro.

Deve essere svolta, inoltre, una regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, attrezzature (sdraio, sedie, lettini, incluse attrezzature galleggianti, natanti, etc.).

Le attrezzature come ad esempio lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. Occorre anche garantire la disponibilità in vari punti di erogatori con soluzione disinfettante per l’igienizzazione delle mani.

Per garantire il corretto distanziamento tra le persone, occorre definire misure di distanziamento minime nelle vasche e aree pertinenti nonché nel solarium e tra le attrezzature disponibili, fermo restando che deve in ogni caso essere assicurato il distanziamento interpersonale di almeno un metro.

Per quanto riguarda gli ombrelloni nelle aree esterne, dovrà essere rispetto del limite minimo di distanza tra ombrelloni della stessa fila e tra file che garantisca una superficie minima ad ombrellone di 12 metri quadrati a paletto.

Per quanto riguarda gli spogliatoi e docce, occorre assicurare le distanze di almeno 1 metro. Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche se depositati negli armadietti; non è consentito l’uso promiscuo degli armadietti.

Per quanto riguarda servizi igienici e docce, occorre prevedere la pulizia più volte durante la giornata e la disinfezione a fine giornata dopo la chiusura. All’interno del servizio dovranno essere disponibili, oltre all’igienizzante per le mani, Kit con accessori per autopulizia quali prodotti detergenti e strumenti usa e getta per la pulizia che ciascun cliente potrà fare in autonomia.

Le aree giochi per bambini vanno delimitate ed individuate, indicando il numero massimo di bambini consentiti all'interno dell'area.

 

PARCHI TEMATICI E INTRATTENIMENTO

Per tutte le attività di intrattenimento come parchi tematici, parchi acquatici, giardini zoologici, luna-park e attrazioni dello spettacolo viaggiante, l’obiettivo generale è sempre quello di garantire la salute e la sicurezza dei dipendenti e degli ospiti attraverso il controllo continuo ed efficace dell’affluenza, del distanziamento interpersonale, dei dispositivi di protezione individuale nonché della pulizia e disinfezione.

Il pubblico, quindi, è tenuto a rispettare le regole valide per tutti riguardo l’uso di guanti e mascherine. Il personale dovrà essere dotato di specifici dispositivi di protezione individuale (Dpi), alcuni dei quali comuni a tutto il personale, altri differenziati in base al tipo di mansione svolta.

Se non sarà possibile garantire il rispetto della distanza interpersonale (almeno un metro tra una persona ed un’altra o la distanza più ampia definita da eventuali ordinanze dell’autorità locale) è comunque necessario l’uso delle mascherine conformi alle norme di legge.

Per quanto riguarda il personale addetto alla manipolazione e produzione degli alimenti e alla modalità di gestione dei punti ristoro, si fa riferimento al Protocollo per lo svolgimento in sicurezza degli esercizi di somministrazione alimenti e bevande e attività da asporto e consumo sul posto, valido per l’Emilia-Romagna.

Per quanto riguarda le biglietterie e gli ingressi, sarà individuato il numero giornaliero massimo di visitatori che possono essere contemporaneamente presenti, sempre per garantire il distanziamento interpersonale ed evitare gli assembramenti.

Si dovrà favorire e incentivare il più possibile l’acquisto di biglietto online e dovranno essere predisposti, ove possibile, percorsi obbligati separati per l’entrata e l’uscita dal parco.

Prima dell’ingresso, chi entra nelle strutture deve disinfettare le mani usando l’erogatore messo a disposizione all’entrata o dovrà indossare guanti monouso, forniti anch’essi al punto di accesso.

Per le aree giochi si adottano le indicazioni valide per le analoghe strutture pubbliche comunali. Le attività di svago e di animazione sono sospese o riorganizzate e previste in piccoli gruppi con spazi ed orari in modo da permettere il distanziamento. Sono eliminate le iniziative che potrebbero portare a potenziali assembramenti.

Le aree all’aperto vanno delimitate ed individuate, indicando il numero massimo di bambini consentiti all'interno. Nei locali al chiuso le aree, così come le attrezzature, dovranno essere pulite e accuratamente disinfettate quotidianamente o comunque prima dell’utilizzo.

Per gli spettacoli, attività di interazione con il pubblico e attività didattiche è vietata qualsiasi forma di aggregazione che possa creare assembramenti ad eccezione di quelli esclusivamente di “ascolto” con postazioni sedute che garantiscano il distanziamento interpersonale.

Nelle fasi di ingresso e uscita dalle aree spettacolo si adottano procedure atte a evitare assembramenti, meglio se attraverso percorsi separati.

Le attività di interazione con il pubblico (meet & greet, talk, feeding time, attività educative, tour guidati, ecc.) devono garantire il rispetto delle regole di distanziamento sociale con la riduzione del numero dei partecipanti, eventuale adozione di linee di demarcazione degli spazi di seduta ed eventuale adozione di dispositivi tecnologici (esempio audio guide con cuffie usa e getta).

Per i percorsi avventura si applicano le linee guida generali, secondo le disposizioni di legge in materia impianti sportivi: prima di indossare i dispositivi di sicurezza (cinghie, caschi, eccetera) il cliente deve disinfettare accuratamente le mani. Le imbragature di sicurezza vanno indossate evitando contatto con la cute scoperta, quindi il cliente deve avere un abbigliamento idoneo.

In considerazione della peculiarità dei parchi acquatici, dovranno essere applicate specifiche misure igienico sanitarie già disciplinate, per spogliatoi, toilette e altri locali di servizio agli ospiti, solarium e zone lettini, attrazioni, piscine e piani vasca.

 

STRUTTURE EXTRA ALBERGHIERE E ALTRE TIPOLOGIE RICETTIVE
Si tratta di agriturismi, ostelli, B&B, case per ferie, rifugi alpini ed escursionistici, affittacamere, case e appartamenti per vacanza. E poi appartamenti ammobiliati per uso turistico, strutture ricettive all'aria aperta non aperte al pubblico, aree attrezzate di sosta temporanea.

L’ambito regolamentato è complesso, poiché si tratta di una serie di strutture ed attività ricettive molto diversificate, di cui alcune svolte in forma non imprenditoriale, che gestiscono attività con caratteristiche strutturali e gestionali molto diversificate ed una molteplicità di servizi. Tra cui, anche la somministrazione di alimenti.

Anche qui, Il Protocollo richiama alla responsabilità individuale nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di sicurezza e prevenzione.

Gli ospiti sono tenuti a rispettare le regole attive per tutta la popolazione riguardo l’uso di guanti e mascherine. Per il personale addetto alle attività di reception, pulizie e amministrazione, la definizione dei Dpi da usare e delle specifiche regole d’uso saranno stabilite dal titolare (in caso di lavoratori autonomi) o dal Responsabile del Servizio prevenzione e protezione sul lavoro, sulla base di una valutazione del rischio che tenga conto del livello di promiscuità collegata ad ogni situazione lavorativa.

Gli spazi interni ed esterni, gli orari di servizio e le modalità operative, dovranno essere rimodulati per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro ed evitare gli assembramenti. In tutti i punti necessari, dove ci sono contatti degli ospiti con superfici, devono essere collocati i dispenser di gel igienizzante. Le disposizioni per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 vanno applicate alle attività ricettive in ogni sua parte, dalle aree ricevimento alle back of the house, dai posti letto ai servizi igienici, docce, lavabi comuni fino alle aree all’aperto.

Per quanto riguarda le aree colazioni e ristorazione, valgono le norme del Protocollo per lo svolgimento in sicurezza degli esercizi di somministrazione alimenti e bevande e attività da asporto e consumo sul posto in Emilia-Romagna.