LAMBRUSCO, ECCO IL NUOVO (E UNICO) CONSORZIO DI TUTELA

LAMBRUSCO, ECCO IL NUOVO (E UNICO) CONSORZIO DI TUTELA

Nominato il cda della nuova realtà che unisce i tre precedenti Consorzi. La soddisfazione di Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna.

mercoledì 27 gennaio 2021

C’è grande soddisfazione in tutto il sistema Confcooperative Emilia Romagna per la costituzione del nuovo Consorzio Tutela Lambrusco e la nomina del primo consiglio di amministrazione, chiamato a guidare una realtà sovraprovinciale nata dalla fusione dei consorzi di tutela di Modena, Reggio Emilia e del Reno, per una produzione annua complessiva di oltre 42 milioni di bottiglie forte di 1,3 milioni di quintali d’uva e 16.600 ettari vitati.

 

“Siamo di fronte a un risultato storico per la tutela e valorizzazione di un prodotto che rappresenta una delle eccellenze della nostra regione, fonte di reddito per migliaia di produttori e lavoratori impegnati sia in campagna che nelle strutture di trasformazione – commenta Carlo Piccinini, presidente di Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna e componente del cda del Consorzio Tutela Lambrusco -. Insieme alle nostre cantine abbiamo intensamente lavorato in questi anni per giungere alla costituzione di una realtà che andasse a rafforzare il ‘sistema Lambrusco’, i suoi primati e le sue possibili ulteriori affermazioni”.
 

Con la nomina del cda, il nuovo Consorzio è pienamente operativo e può ora lavorare a beneficio di otto denominazioni: Lambrusco Doc, Lambrusco di Sorbara Doc, Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc, Lambrusco Salamino di Santa Croce Doc, Reggiano DOC, Colli di Scandiano e di Canossa Doc, Reno Doc e Bianco di Castelfranco Emilia Igt.

Il via libera alla nascita del Consorzio Tutela Lambrusco era giunto il 28 settembre scorso dalle assemblee dei soci del Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena, Consorzio per la Tutela e la Promozione dei Vini Dop Reggiano e Colli di Scandiano e Canossa e del Consorzio di Tutela Vini del Reno Doc.
 

Il pronunciamento era stato unanime e da lì è partito il percorso che ha portato all’insediamento del primo cda, alla cui presidenza è stato chiamato Claudio Biondi, già presidente del Consorzio di tutela del Lambrusco di Modena, mentre la vicepresidenza è stata affidata a Davide Frascari, già presidente del Consorzio di tutela reggiano e coordinatore vino di Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna.

“La nascita e l’avvio delle attività del nuovo consorzio interprovinciale – sottolinea Frascari – è un evento di straordinaria importanza, perché sancisce non solo il superamento definitivo di campanilismi che si erano comunque stemperati nel tempo, ma apre prospettive di lavoro inedite e importantissime in materia di tutela e promozione, unendo energie e risorse a favore di strategie comuni sia sul mercato interno che su quelli internazionali”.

“Il procedere su linee comuni sulle denominazioni rappresentate – osserva Frascari – consentirà anche alle 60 cantine aderenti di affinare al meglio le proprie specifiche strategie commerciali e di marketing, inserendole in un contesto di azioni certamente più efficaci in termini di promozione delle nostre doc”.
 

Del primo consiglio di amministrazione del Consorzio Tutela Lambrusco fanno parte, insieme al vicepresidente Davide Frascari, altri sei esponenti di cantine reggiane. Si tratta di Roberto Baccarani, Mauro Menozzi, Giorgio Medici, Franco Oleari, Ennio Prandi e Gisberto Reggiani.

Per le cantine modenesi sono presenti Fabio Altariva, Claudio Biondi (presidente), Sandro Cavicchioli, Anselmo Chiarli, Dante Chiletti, Lauro Coronati, Silvia Luppi, Carlo Piccinini, Luca Ragazzoni, Daniela Vaschieri e Marco Veroni. Per l’area del Reno è presente Ivan Bortot.

 

 

"È un giorno importante per il nostro Consorzio, che inizia ufficialmente la sua attività attraverso la prima seduta del suo consiglio di amministrazione - commenta il neo presidente Claudio Biondi - Quello che ha portato all'unificazione del variegato mondo del Lambrusco è stato un percorso lungo: ora la sfida sarà definire le strategie di comunicazione e i progetti di promozione più efficaci, sia a livello nazionale che internazionale, continuando ad apportare un contributo in un settore che, come tutti, ha subito i contraccolpi della recente pandemia”.

 

Nell’ambito del CdA è stata presentata anche la nuova identità visiva del Consorzio (progetto grafico a cura di Dina&Solomon – Mirit Wissotzky e Manuel Dall’Olio), che darà volto all’ente in tutti i contesti nei quali sarà chiamato ad agire. Il nuovo logo mette al centro la 'L' maiuscola in una sorta di goccia dal colore rosso dalla forma che richiama il movimento delle bollicine caratteristiche di questo vino.