PATTO PER IL LAVORO, LE PRIORITÀ DELLA COOPERAZIONE

PATTO PER IL LAVORO, LE PRIORITÀ DELLA COOPERAZIONE

Il comunicato stampa di Alleanza Cooperative dell’Emilia-Romagna a seguito della firma del Patto per il Lavoro e per il Clima con la Regione.

giovedì 17 dicembre 2020

Maggiore impegno nella sanità territoriale e domiciliareTavolo dei lavori sociali con la cooperazione sociale come attore di primo piano, politiche di riequilibrio tra centro e periferia con un ruolo attivo delle cooperative di comunità, investimenti in formazione e riqualificazione dei lavoratori incentivando i workers buyout. E ancora: sostegno alla filiera agroalimentare e rilancio della collaborazione pubblico-privato nella gestione dei servizi. 


Sono alcune delle priorità che l’Alleanza Cooperative dell’Emilia-Romagna ha condiviso con la Regione e che sono state inserite nel Patto per il Lavoro e per il Clima, frutto di un confronto costruttivo finalizzato al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda Onu 2030. 


“La pandemia ha provocato e provoca lutti e ferite profonde – commentano Giovanni Monti, Massimo Mota e Francesco Milza per l’Alleanza delle Cooperative dell’Emilia-Romagna –. Le solitudini si sono accentuate, ma, anche con il contributo della cooperazione, si è rafforzato un tessuto fatto di solidarietà e di presa in carico delle persone più fragili con un ruolo forte della cooperazione sociale. L’Emilia-Romagna si è confermata una società ricca di risorse umane e capace di rilanciare la coesione sociale. Ora bisogna porre le basi per un nuovo sviluppo e per nuove, concrete possibilità di lavoro e far sì che dal Patto si creino nuove e più evolute sinergie tra pubblico e privato”. 

 

“Il Patto per il lavoro e il clima – proseguono Monti, Milza e Mota – parte da questa situazione per investire su un futuro fatto di innovazione nella sostenibilità, qualità dei lavori, coesione sociale, rispetto dei diritti di tutte le persone. I nodi che abbiamo di fronte sono tanti e difficili da districare. Possiamo farlo con più rapidità e efficacia se agiamo coralmente e convergendo su obiettivi comuni. Ecco perché abbiamo contribuito alla stesura del Patto e perché lo condividiamo”.