VONGOLE, L’UE CONFERMA PER DUE ANNI LA DEROGA ALLA TAGLIA MINIMA

VONGOLE, L’UE CONFERMA PER DUE ANNI LA DEROGA ALLA TAGLIA MINIMA

Vadis Paesanti, vicepresidente Confcooperative FedAgriPesca ER: “Un grande risultato, frutto di sinergia fra associazioni e istituzioni. Ora al lavoro per trasformare la deroga in norma stabile”.

venerdì 4 dicembre 2020

I pescatori della Riviera ferrarese e romagnola del Mare Adriatico potranno continuare pescare e commercializzare vongole più piccole di 3 millimetri di quanto previsto dagli standard Ue per altri due anni, a partire dal 1 gennaio 2021: la decisione è stata presa a Bruxelles nonostante l’opposizione degli eurodeputati spagnoli che chiedevano il respingimento della norma. Una notizia che permette a 120 famiglie di pescatori della nostra Riviera di tirare un sospiro di sollievo: le 54 barche di pescatori di vongole delle marinerie di Rimini e Ravenna, infatti, rischiavano di dover interrompere le proprie attività al 31 dicembre, giorno di scadenza dell’ultima proroga di un anno concessa per il 2020. A essere determinanti sono stati gli studi scientifici presentati sui tavoli di Bruxelles che hanno confermato come la pesca al di sotto della misura standard fissata dall’Europa (22mm anziché 25mm) non solo non ha danneggiato l’ecosistema e la presenza delle vongole nelle acque della Riviera ferrarese e romagnola ma, al contrario, sembra favorire il miglioramento degli stock di venus gallina (la classica “pavarazza”) presenti.

“La conferma della proroga è un grande risultato – commenta Vadis Paesanti, vicepresidente Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna -, frutto di un importante lavoro corale fra le associazioni di categoria e le istituzioni locali e nazionali. Alle prime va il merito di aver realizzato importanti studi che hanno dimostrato come, per ragioni ambientali, la venus gallina nel nostro areale molto di rado cresce sopra i 22 millimetri. La Regione Emilia-Romagna, nella figura dell’Assessore all’Agricoltura Alessio Mammi e i nostri rappresentanti a Bruxelles hanno invece l’innegabile merito di aver ascoltato e compreso le difficoltà di un intero comparto e di essersi fatti efficaci promotori delle nostre istanze fino al risultato odierno. Quanto deciso da Bruxelles, è bene metterlo in chiaro, non è un favore ai pescatori dell’Emilia-Romagna ma confidiamo che rappresenti una prima presa di coscienza delle caratteristiche ambientali uniche del nostro territorio: caratteristiche che, di certo, non cambieranno nell’arco di un biennio. Proprio per questo auspichiamo che entro i prossimi due anni la proroga si trasformi in normativa stabile, consentendo a centinaia di pescatori di proseguire un’attività storica, essenziale per il territorio e il sostentamento di tante famiglie”.

La richiesta di una legislazione chiara, che tenga conto delle specificità dell’Adriatico e del differente sviluppo delle vongole della Riviera Romagnola è infatti partita anche da via Aldo Moro: “Si tratta di un risultato molto importante per l’economia ittica del territorio regionale – ha commentato l’assessore regionale Alessio Mammi -: la mancata deroga avrebbe assestato infatti un duro colpo al comparto già colpito dalla pandemia e dalla chiusura dell’Horeca e dai recenti fenomeni di anossia che hanno interessato alcune porzioni di mare dove viene praticata l’acquacoltura. Ora occorre procedere per dare stabilità alla norma, ovvero che sia assunta per via definitiva la misura dei 22 mm come soglia minima”.