ALLEANZA COOP CULTURA: “CI ASPETTIAMO ATTENZIONE PER SOVRAVVIVENZA IMPRESE”

ALLEANZA COOP CULTURA: “CI ASPETTIAMO ATTENZIONE PER SOVRAVVIVENZA IMPRESE”

Le richieste al Governo: ristori a fondo perduto, decontribuzione e defiscalizzazione, revisione contratti con Enti locali, credito di imposta.

martedì 27 ottobre 2020

“Con questo ultimo DCPM si segna un destino purtroppo scontato per le nostre imprese del settore cultura, turismo, sport, spettacolo dal vivo, Eventi. Comprendiamo le motivazioni che sono alla base delle nuove misure rispetto alle quali non possiamo che prendere atto delle decisioni del Governo. Però ci aspettiamo adesso dal Governo la massima attenzione per far sopravvivere le diverse imprese: quelle, come teatri, cinema ed eventi, che devono far fronte a un altro durissimo periodo di chiusura e quelle, operanti nei musei e altri spazi culturali, che devono subire un drastico contenimento delle visite e delle attività”.

È questo il commento dei presidenti dell’Alleanza Cooperative Cultura Giovanna Barni, Irene Bongiovanni (presidente Confcooperative Cultura Turismo Sport) e Carlo Scarzanella.

“Le imprese rischiano una mortalità altissima – continua la nota unitaria -, c’è assoluto bisogno di ristori a fondo perduto che affianchino gli ammortizzatori sociali per tutte le categorie più colpite. Inoltre riteniamo indispensabile: la decontribuzione e defiscalizzazione per tutte le imprese dei settori interessati dalle misure restrittive o dalle chiusure; il sostegno alla domanda con bonus cultura e turismo che contribuiscano anche ad una nuova ripresa sociale per il post Covid; possibilità di rimodulare i contenuti dei contratti pre esistenti con gli Enti locali a cui non è stata data possibilità di esecuzione causa emergenza Covid; credito di imposta su nuovi investimenti per le piccole e medie imprese che accettano la scommessa di guardare al futuro”.

“Le imprese culturali – concludono Barni, Bongiovanni e Scarzanella - sono una componente essenziale, dal punto di vista educativo, sociale e produttivo, del nostro Paese. L’Italia non può rinunciarci: devono essere difese e rilanciate, soprattutto in una fase storica come questa, nella quale i beni comuni saranno essenziali per la rinascita sociale del Paese.”