EMILIA ROMAGNA ECONOMY / MILZA: “GUIDARE L’IA CON VISIONE COOPERATIVA”

EMILIA ROMAGNA ECONOMY / MILZA: “GUIDARE L’IA CON VISIONE COOPERATIVA”

Sul numero 3 del 2025 del periodico dedicato alle tendenze economiche regionali, il presidente di Confcooperative Emilia Romagna indica la rotta: al centro persone, competenze e sostenibilità

mercoledì 5 novembre 2025

L’intelligenza artificiale non deve essere subita, ma guidata. È questo il messaggio che Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna, lancia dalle pagine del periodico Emilia Romagna Economy. “La sfida – spiega – non è frenare l’innovazione, ma orientarla al bene comune, riportando al centro della transizione tecnologica i principi cooperativi. L’IA può diventare uno strumento di crescita solo se guidata da valori che rafforzano persone e comunità”.

 

Secondo Milza, le cooperative possono svolgere un ruolo decisivo nel rendere la rivoluzione digitale un processo inclusivo. “Le nostre imprese nascono su valori di solidarietà, equità e democrazia – ricorda –. Oggi però questi principi rischiano di essere messi ai margini in un’economia basata sulla concentrazione dei dati e dei capitali. È necessario che la tecnologia rifletta un modello etico e sostenibile, capace di ridurre le disuguaglianze invece che amplificarle”.

 

Nel mondo cooperativo, l’intelligenza artificiale è già realtà in diversi settori. In agricoltura, grazie ai sensori IoT e agli algoritmi predittivi, si ottimizzano l’uso dell’acqua e dei fertilizzanti, come nel progetto Tornatura, sviluppato con IFAB e altri partner. Nella logistica, sistemi di analisi e robotica intelligente migliorano efficienza e sicurezza. Nel comparto sociosanitario, l’IA favorisce la telemedicina e il monitoraggio a distanza, offrendo nuove opportunità di cura, soprattutto nelle aree periferiche.

 

Il presidente di Confcooperative Emilia Romagna sottolinea però che la trasformazione digitale può produrre effetti positivi solo se accompagnata da un forte investimento nelle persone. “La vera criticità non è la perdita di posti di lavoro, ma il disallineamento tra domanda e offerta di competenze. Servono formazione continua, percorsi di inserimento più rapidi e programmi di aggiornamento che consentano a tutti di governare l’innovazione invece di subirla”. In questa direzione si muove NODE, il Digital Innovation Hub di Confcooperative, riconosciuto dalla Regione Emilia-Romagna, che accompagna le cooperative nella transizione digitale e nella diffusione di una cultura di leadership consapevole.

 

Anche sul piano etico e ambientale l’impegno è chiaro. “L’IA impara dai dati che le forniamo: se questi sono distorti, anche i risultati lo saranno. È fondamentale – afferma Milza – che i sistemi siano sviluppati secondo principi inclusivi e trasparenti, come quelli promossi dall’AI Act europeo, per una governance globale che tuteli i diritti delle persone”. Allo stesso tempo, l’intelligenza artificiale può accelerare pratiche sostenibili, dalla gestione energetica all’agroalimentare, fino ai servizi di comunità e al riuso dei beni confiscati.

“La nostra priorità – conclude Milza – è non subire il cambiamento, ma guidarlo. L’intelligenza artificiale deve diventare uno strumento al servizio della dignità del lavoro, della crescita delle persone e della sostenibilità delle comunità. Solo così la rivoluzione digitale potrà diventare un’opportunità condivisa, con le cooperative protagoniste di questo processo”.

 

Leggi l’intervento completo scaricando le pagine di “Emilia Romagna Economy” tra i materiali.

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