Costruire insieme il futuro della mobilità, delle infrastrutture e della logistica regionale, coniugando sviluppo economico, sostenibilità e qualità ambientale. È stato questo il filo conduttore del convegno “Una Regione in movimento: infrastrutture, autotrasporto, logistica e ambiente verso il futuro”, promosso da Regione Emilia-Romagna e Unioncamere Emilia-Romagna, che lunedì 29 settembre 2025 ha riunito al Dama Tecnopolo di Bologna rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni di categoria e del mondo imprenditoriale.
La giornata è stata l’occasione per un confronto ampio sulle trasformazioni in corso e sulle sfide che attendono l’Emilia-Romagna: la transizione ecologica, l’innovazione tecnologica, il rafforzamento della competitività internazionale dei territori e la centralità della logistica come leva strategica per l’economia regionale.
Nella prima parte del convegno Unioncamere Emilia-Romagna ha presentato l’aggiornamento del Libro Bianco 2025 sulle priorità infrastrutturali, che monitora 17 opere strategiche per la Regione – dal nodo di Bologna al porto di Ravenna, fino alla Pontremolese e alla viabilità di collegamento – e ha illustrato un’analisi dedicata alla Zona logistica semplificata (ZLS) regionale.
Lo studio evidenzia come la ZLS, che coinvolge oltre 4.500 ettari distribuiti in 28 Comuni e connette il porto di Ravenna agli interporti e ai distretti produttivi regionali, possa diventare un volano straordinario di sviluppo. Nello scenario più favorevole, entro il 2031 l’area potrebbe generare oltre 20mila nuovi addetti e un aumento del PIL superiore al 70%. Un risultato che conferma il ruolo dell’Emilia-Romagna come snodo logistico strategico a livello nazionale ed europeo.
La seconda parte dell’incontro ha posto l’accento sul tema dell’autotrasporto e della logistica sostenibile, analizzando i trend del settore e le nuove sfide legate al ricambio generazionale, all’innovazione tecnologica e alla necessaria riduzione degli impatti ambientali. Un confronto aperto tra istituzioni, imprese e associazioni, che ha permesso di condividere proposte operative per accompagnare la transizione verde e digitale della mobilità delle merci.
La Regione ha illustrato gli interventi già avviati nell’ambito del progetto Prepair, co-finanziato dal programma Life, volto a migliorare la qualità dell’aria nel Bacino Padano, e le misure previste nel Piano aria integrato regionale (PAIR 2030), in coerenza con gli obiettivi europei, e ha presentato progetti innovativi come la Gemella Digitale (VERA), uno strumento avanzato per simulare scenari di qualità dell’aria e valutare gli effetti delle politiche di mobilità e logistica.
IL PROGRAMMA INFRASTRUTTURE DEL SISTEMA CAMERALE DELL’EMILIA-ROMAGNA
Il Programma Infrastrutture, giunto quest’anno alla terza edizione, è un impegno delle Camere di commercio dell’Emilia-Romagna per raccogliere, approfondire, aggiornare le esigenze infrastrutturali e logistiche delle imprese della regione e monitorare lo stato di attuazione delle priorità. Questi, in sintesi, i focus di quest’anno.
1) IL LIBRO BIANCO 2025: MONITORAGGIO OPERE PRIORITARIE
Uno dei punti salienti del “Programma Infrastrutture” è il “Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali dell’Emilia-Romagna” realizzato da Unioncamere Emilia-Romagna, con il supporto tecnico-scientifico di Uniontrasporti. Il suo obiettivo è essere uno strumento di conoscenza, confronto e proposta per la pianificazione delle opere che le imprese hanno indicato come prioritarie per la competitività.
Il “Libro Bianco 2025” fornisce una fotografia aggiornata dello stato di avanzamento di 17 priorità infrastrutturali.
Le connessioni con il Porto di Ravenna sono tra gli interventi cruciali monitorati dall’aggiornamento 2025, dal quale in particolare per le connessioni ferroviarie (ultimo miglio) emerge che:
- Gli interventi riguardano l'adeguamento della linea Castel Bolognese-Ravenna e lo spostamento degli arrivi/partenze dei treni merci dalla stazione di Ravenna a due nuovi scali sui lati del Candiano.
- Scalo Sinistra Candiano (Nord): La fase istruttoria della Conferenza dei Servizi è in conclusione (settembre 2025). L'inizio lavori è previsto nel 2027 e la messa in servizio nel 2031. Attualmente, la copertura finanziaria copre solo il 65% del costo.
- Scalo Destra Candiano (Sud): Il progetto di fattibilità tecnico-economica è in corso (conclusione prevista nel 2026), con la prima ipotesi di messa in servizio nel 2035.
Fra le altre priorità di rilievo monitorate:
- Ammodernamento e messa in sicurezza SS16 (Ferrara-Ravenna): relativamente all’intervento svincolo di Argenta-Ponte Bastia è in corso la progettazione esecutiva, per poi avviare i lavori, con conclusione prevista a fine 2029.
- Potenziamento del nodo di Bologna: il progetto è in corso di aggiornamento.
- Realizzazione 4ª corsia A14 (Bologna-diramazione per Ravenna): costo di 393 milioni di euro, con avvio lavori propedeutici e fine lavori prevista nel 2027.
- Potenziamento della linea ferroviaria Pontremolese (tratta tosco-emiliana): costo di 5.700 milioni di euro. Parma Vicofertile (F1) è un progetto definitivo approvato, con copertura finanziaria del 74%. Vicofertile Chiesaccia (F2) è stato avviato lo studio di fattibilità delle alternative progettuali del primo lotto.
2) LEVE DI SVILUPPO: ZLS E INVESTIMENTI
Lo studio sull'impatto atteso della Zona Logistica Semplificata (ZLS) dell'Emilia-Romagna è stato condotto da Guido Caselli, Vice Segretario Generale Unioncamere Emilia-Romagna, basandosi sull'ipotesi che i benefici fiscali fungeranno da catalizzatore per l'accelerazione degli investimenti in immobilizzazioni materiali.
Il quadro di riferimento al 2024 per le 1.972 unità locali identificate nell'Area ZLS è di un fatturato di circa 16,8 miliardi di euro, 28.400 addetti, 2,3 miliardi di euro di export e un PIL di 2,4 miliardi di euro.
Lo studio ha elaborato tre scenari previsionali per il periodo 2025-2031:
- Scenario 1 - nessun effetto "boost": prevede variazioni attribuibili solo alle dinamiche indipendenti dagli investimenti.
- Scenario 2 - prudenziale: ipotizza un incremento decrescente degli investimenti del 9% annuo per le imprese esistenti e l'insediamento di 90 nuove imprese.
- Scenario 3 - favorevole: considerato il più probabile, prevede una crescita degli investimenti del 12-13% annuo e l'insediamento di 164 nuove imprese.
I risultati stimati dallo Scenario 3 (favorevole), confrontati con lo Scenario 1, mostrano impatti significativi:
- Area ZLS: un aumento di oltre 20 mila addetti e un PIL superiore del 70% (un incremento annuo del 10%).
- Intera Emilia-Romagna: un incremento totale di 103 mila addetti e una crescita annuale dello 0,8% del PIL.
3) ANALISI E PROPOSTE PER L’ULTERIORE SVILUPPO DELLA ZLS IN EMILIA-ROMAGNA
Due direttrici principali seguite: l’analisi di accessibilità, per valutare il grado di facilità con cui le imprese possono insediarsi e operare efficacemente all’interno della ZLS in termini logistici, amministrativi e finanziari, e lo studio delle misure finanziarie agevolative disponibili per le imprese, per evidenziare le opportunità di attivazione di nuovi investimenti produttivi e logistici nella ZLS dell’Emilia-Romagna.
Dall’esame comparativo tra le ZLS italiane emerge un quadro senza “campioni assoluti”, ciascuna area eccelle su leve diverse. All’interno di questo scenario, la Zona Logistica Semplificata dell’Emilia-Romagna presenta un insieme di caratteristiche che ne rafforzano la competitività a livello nazionale ed europeo.
- Sul piano logistico, la ZLS dell’Emilia-Romagna beneficia di una dotazione infrastrutturale complessivamente superiore alla media nazionale. L’integrazione del porto di Ravenna con il sistema interportuale regionale e con i distretti manifatturieri consente di creare un ecosistema logistico ampio e funzionale. L’estensione della ZLS – con oltre 4.500 ettari e 28 comuni coinvolti - garantisce una capillarità unica, favorendo la connessione tra i poli produttivi ed il nodo portuale. Questo approccio integrato rappresenta un asset rilevante per imprese orientate sia al mercato interno sia all’export.
- Dal punto di vista amministrativo, la ZLS Emilia-Romagna si distingue per la presenza di una piattaforma regionale SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive) centralizzata e per la prevalenza di sportelli gestiti in forma associata. Questa configurazione assicura maggiore uniformità dei procedimenti, standardizzazione della modulistica e tracciabilità delle pratiche, riducendo la frammentazione che si osserva in altri contesti.
- Sul fronte finanziario, l’aliquota del credito d’imposta è in linea con lo standard delle ZLS italiane e garantisce un quadro regolatorio stabile e consolidato. A ciò si affianca la presenza di strumenti fiscali e doganali già operativi, che offrono un pacchetto di agevolazioni chiaro e affidabile. La ZLS Emilia-Romagna dispone di un set di asset distintivi che le garantiscono una base competitiva solida. La combinazione tra infrastruttura diffusa, governance amministrativa avanzata e quadro normativo stabile la rende un contesto credibile e pronto ad accogliere investimenti industriali e logistici di qualità.
Dichiarazione di Valerio Veronesi, Presidente Unioncamere Emilia-Romagna
"Il sistema camerale dell’Emilia-Romagna, con il Programma Infrastrutture, si conferma punto di riferimento per l'ascolto delle esigenze delle imprese e per la pianificazione strategica. L'aggiornamento del Libro Bianco non solo monitora lo stato di opere cruciali ma fornisce una visione oggettiva del futuro. L’analisi sull’impatto della ZLS regionale è la prova che investire in logistica strategica paga: l'ipotesi possibile è di oltre 20 mila nuovi addetti ed un aumento del PIL superiore al 70%. Ora occorre lavorare per potenziare alcuni aspetti quali i tempi di percorrenza e l'intensità degli incentivi, per trasformare questo potenziale in realtà e garantire la massima competitività alle imprese della nostra Regione”.
Dichiarazione di Irene Priolo, assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture
“Oggi con Unioncamere ragioniamo di autotrasporto, logistica e trasporto merci, tematiche cruciali per lo sviluppo competitivo del territorio e per il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica fissati a livello europeo, con un’attenzione particolare alla ZLS che rappresenta un’occasione per rafforzare il ruolo della regione come hub logistico di livello europeo. Parliamo di circa 250 milioni di tonnellate di merci che transitano ogni anno in Emilia-Romagna. Non possiamo permetterci che le nostre infrastrutture non siano davvero adeguate alle sfide del futuro.
La Zona Logistica Semplificata è una scelta strategica di sviluppo che tiene insieme crescita economica, sostenibilità e attrattività internazionale, non solo un progetto infrastrutturale. A questo aggiungo - prosegue Priolo - che, con l’abbattimento dell’ultimo diaframma del tunnel di base al Brennero, si concretizza l’opportunità, a partire dal 2032, di rafforzare il corridoio europeo che dalla Scandinavia arriva fino a Malta attraversando la nostra Regione e irrobustendo le relazioni con Austria e Germania.
Uno scenario che rende necessario lavorare fin da ora sugli investimenti necessari, integrando trasporto su gomma e trasporto ferroviario, potenziando le connessioni con il Nodo di Bologna, il porto di Ravenna, gli interporti e le aree produttive coinvolte nella ZLS anche attraverso l’attivazione della Zona franca doganale. La Regione intende da subito spingere il trasporto merci su ferro con tre misure: il ferrobonus, contributi alle imprese che scelgono di spostare la merce dalla strada al ferro, lo sconto tracce ferroviarie, cioè una riduzione dei costi per l’utilizzo della rete ferroviaria e con incentivi per le manovre, un sostegno alle operazioni di carico e scarico nei terminal e negli scali merci per agevolare la logistica intermodale”.
(Link)
Una Regione in movimento – Ecco tutte le presentazioni dell’evento
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