CCNL SOCIALI, LETTERA DI COOP E SINDACATI ALLA REGIONE

CCNL SOCIALI, LETTERA DI COOP E SINDACATI ALLA REGIONE

Richiesta unanime di riconoscimento degli aumenti retributivi nell’ambito degli appalti pubblici. Coinvolte anche le Asl e l’Anci.

venerdì 5 aprile 2024

Le centrali regionali della cooperazione sociale (Confcooperative Federsolidarietà, Legacoopsociali e Agci Solidarietà) hanno scritto due lettere al presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, agli assessori Igor Taruffi, Raffaele Donini e Vincenzo Colla, e ai direttori generali dell’ASL presenti in Regione così ad Anci Emilia-Romagna e Intercent ER, per chiedere l’applicazione del nuovo contratto (CCNL) della cooperazione sociale sottoscritto con le Organizzazioni sindacali a livello nazionale il 5 marzo 2024 dopo l’intesa raggiunta il 26 gennaio precedente.

 

Nella prima lettera – firmata solamente dai presidenti regionali di Confcooperative Federsolidarietà, Legacoopsociali e Agci Solidarietà: Antonio Buzzi, Alberto Alberani ed Emanuele Monaci – si ricorda che il nuovo CCNL “decorre dal 1° gennaio 2023 e scade il 31 dicembre 2025”. Per l’occasione, si ricordano gli aspetti economici con gli incrementi previsti.

Nel complesso, ricordano i presidenti delle Federazioni della cooperazione sociale, gli aumenti retributivi previsti saranno dell’8,66% per il 2024 e del 6% nel 2025 per un incremento retributivo che a regime sarà del 15,18%.

Per l’occasione, Buzzi, Alberani e Monaci segnalano anche che le cooperative sociali hanno già dovuto fare fronte alla prima tranche di applicazione del nuovo CCNL per i servizi accreditati e sostenuti dal Fondo Regionale per la Non Autosufficienza (FRNA), così come per i servizi relativi alla salute mentale e alle comunità per minori. Tali gestori cooperativi, si fa notare, “ora attendono il necessario incremento delle rette e delle tariffe di loro spettanza”.

 

LETTERA CONGIUNTA CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI

Contestualmente, le centrali regionali della cooperazione sociale hanno diffuso agli stessi destinatari anche una seconda lettera in questo caso sottoscritta insieme alle Organizzazioni sindacali (in particolare: FP Cgil ER, FP Cisl ER, Fisascat Cisl ER, Uil FPL ER e Bologna, Uiltucs ER), nella quale si sottolinea che “l’importante risultato raggiunto con il rinnovo del CCNL necessita di un coerente riconoscimento da parte delle istituzioni pubbliche sia nell’ambito delle procedure di affidamento dei servizi tramite gare d’appalto che nell’ambito dei servizi attivati in regime di accreditamento e con sistemi tariffari definiti regionalmente”.

“Per sostenere e valorizzare il lavoro sociale, senza che questo rischi di generare problemi di sostenibilità alle cooperative impegnate nella progettazione ed erogazione di servizi fondamentali per il benessere della nostra comunità regionale – scrivono centrali cooperative e sindacati -, è necessario che la previsione di questi incrementi sia riconosciuta nei contratti di concessione dei servizi socio-sanitari e dalle stazioni appaltanti, sia per quanto attiene i servizi di prossimo affidamento – con il rispetto delle clausole di revisione prezzi definite con l’art. 60 del D.Lgs. 36/2023 – che per quelli tutt’ora in essere”.

Confidiamo – concludono - che, nella programmazione economica-finanziaria di vostra competenza, terrete tempestivamente conto di tali adeguamenti, cogliendo il valore che lo strumento contrattuale ha per perseguire il mantenimento della qualità dei servizi e dare pieno riconoscimento al lavoro di cura e inclusione che questo rinnovo ha valorizzato”.

 

Nella foto, da sinistra Emanuele Moncai, Antonio Buzzi e Alberto Alberani.