“LA VERA SFIDA? MANTENERE I NOSTRI VALORI”

“LA VERA SFIDA? MANTENERE I NOSTRI VALORI”

Alessio Passini (presidente Saca e Confcooperative Lavoro e Servizi ER) protagonista della rubrica “L’intervista cooperativa” di Lettera dalla Cooperazione.

mercoledì 15 novembre 2023

Una vita in cooperativa. Se mai Alessio Passini (nella foto) dovesse scrivere un’autobiografia, la potrebbe intitolare così. D’altronde, come lui stesso racconta in questa intervista, “io nella cooperazione ci sono nato”. Quarantasette anni, presidente della cooperativa bolognese di trasporto persone e merci SACA, dalla primavera scorsa è anche presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi Emilia Romagna.

 

Passini, cosa significa che nella cooperazione lei ci è nato?

“Significa che quattro anni prima di me è nata la cooperativa SACA, partita da 9 soci cooperatori tra cui mio padre e mio zio. Sono nato e cresciuto in una famiglia di cooperatori, valori come dialogo, condivisione e solidarietà nella conduzione di un’impresa sono sempre stati presenti in casa mia”.

 

Cosa significa oggi per lei guidare una cooperativa? In cosa si differenzia dalle altre imprese?

“Essere presidente di SACA per me significa innanzitutto avere la responsabilità di circa 900 famiglie, alle quali fornire una retribuzione congrua e adeguata. È una grande responsabilità. Gestire una società cooperativa è differente dalla gestione di altre tipologie di imprese. Significa impiegare molto più tempo nel dialogo con le persone, nelle relazioni costruttive, nel cercare di creare un rapporto di fiducia con i soci e con i dirigenti, nell’esprimere solidarietà concreta nei momenti di difficoltà. Significa condurre il timone insieme a qualcun altro, sapendo che l’azienda non è proprietà di qualcuno in particolare ma di una collettività, di una comunità di persone, e che un domani dovrà essere lasciata ad altri. Come se fosse un bene da custodire e tramandare, non da tenersi per sé”.

 

Non è così semplice però...

“Nient’affatto, e peraltro richiede tempi più lunghi soprattutto nelle decisioni che però in cooperativa sono sempre condivise. La scelta condivisa è più forte, perché tiene insieme le persone”.

 

Come si coniugano i valori della cooperazione alle sfide del mercato?

“La competizione oggi ha raggiunto livelli insopportabili e davvero non guarda più in faccia a nessuno. Si compete su tutto e gli appalti al massimo ribasso che premiano chi risparmia sul costo del lavoro ne sono un drammatico esempio. Nel mondo cooperativo viviamo questo problema e la tentazione di snaturarsi per seguire le sirene della competizione estrema e del mercato incontrollato è ben presente. Penso soprattutto a una Federazione labour intensive come quella di Lavoro e Servizi, che guido a livello regionale, dove sembra che per restare competitivi sul mercato non ci siano altre strade che quelle di rinnegare i nostri valori di centralità della persona, salvaguardia del socio lavoratore, solidarietà ed equità”.

 

Ai giovani che entrano in SACA come spiegate la vostra natura cooperativa?

“Innanzitutto all’interno degli immobili SACA abbiamo appeso i manifesti che ricordano i 7 principi cooperativi. Inoltre per diventare soci della cooperativa abbiamo previsto un percorso graduale, così da assicurarsi la trasmissione dei valori in cui crediamo. Vogliamo che i nostri soci siano convinti della scelta valoriale che compiono, si entra in SACA per partecipare alla costruzione e crescita di un’impresa trans-generazionale che intende svilupparsi in modo solidale e responsabile”.

 

Articolo tratto da Lettera dalla Cooperazione