FESTIVAL FRANCESCANO 2023: LA COOPERAZIONE C’È

FESTIVAL FRANCESCANO 2023: LA COOPERAZIONE C’È

Dal 21 al 24 settembre a Bologna torna il Festival organizzato dal Movimento Francescano dell’Emilia Romagna anche con il sostegno di Confcooperative ER e Confcooperative Terre d’Emilia.

martedì 19 settembre 2023

Un mondo di relazioni e di regole per trasformare i sogni in realtà. È questo il tema al centro del Festival Francescano 2023 che dal 21 al 24 settembre prenderà vita a Bologna tra Piazza del Nettuno e Palazzo d’Accursio, sede degli uffici comunali dal lontano 1336. Poco più di cent’anni prima, nel 1223, Papa Onorio III confermava la Regola di “frate Francesco” cambiando la storia della Chiesa e dell’Europa per sempre. Un argomento che ancora oggi ci fa riflettere e dibattere, dal quale prende le mosse questo evento organizzato dal Movimento Francescano dell’Emilia Romagna.

 

La rassegna, divenuta ormai tradizione sotto le Due Torri, può contare sull’appoggio di tante realtà appartenenti al mondo cooperativo, come il Consorzio del Parmigiano Reggiano, CLAI e Granarolo ma anche Mielizia (marchio di Conapi), Cirio (marchio di Conserve Italia) e Caviro in qualità di sponsor tecnici. Non solo: tra i sostenitori del Festival Francescano, arrivato alla sua XV edizione e quest’anno intitolato “Sogno, regole, vita”, ci sono da tempo Confcooperative Emilia Romagna e Confcooperative Terre d’Emilia, che nel 2023 hanno confermato l’impegno preso nei confronti di questo importante evento di socializzazione e di confronto su tematiche ispirate alla spiritualità francescana. “Il titolo del Festival Francescano 2023, che anche quest’anno sosteniamo con convinzione, sintetizza l’essenza dell’impresa cooperativa: una società di persone fondata su valori quali la solidarietà e la mutualità, declinati in azioni concrete attraverso una serie di regole, statuti e leggi che devono essere al servizio del sogno iniziale per favorirlo, innescarlo e valorizzarlo - dichiara Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna -. In fondo, è quel che chiediamo alla politica. La storia di San Francesco e dell’Ordine religioso da lui fondato insegna che un sogno si fa istituzione quando innesca relazioni”.

 

Gli fa eco il direttore di Confcooperative Terre d’Emilia, Matteo Manzoni: “L’attenzione agli ultimi, il dialogo tra culture, la ricerca di nuove forme di economia che mettano al centro la persona umana e il rispetto per l’ambiente sono elementi che connotano anche l’identità e l’impegno di tutto il mondo cooperativo - spiega -. Da questa convinzione deriva il sostegno espresso con varie modalità nelle precedenti edizioni, confermato quest’anno in cui si esplicitano temi e valori che i cooperatori cercano di interpretare nella loro esperienza personale e imprenditoriale, come fondamento dello sviluppo sociale ed economico”.

 

All’interno del programma, che quest’anno ha assunto una forte connotazione internazionale grazie ai temi trattati e alla provenienza dei tanti ospiti presenti - in totale saranno un centinaio (vedi il programma completo del Festival) -, si contano una serie di iniziative gratuite che spaziano dalle conferenze agli  spettacoli fino ai laboratori e alle presentazioni di libri. Non mancheranno poi le attività dedicate ai bambini, con l’Antoniano di Bologna che sabato 23 settembre, dalle ore 21, festeggerà i 60 anni del Piccolo Coro in Piazza Maggiore. Il giorno prima, venerdì 22 alle ore 15, la stessa location ospiterà l’incontro “Cooperare per credere. La regola cooperativa e il sogno di una comunità”, un’occasione per condividere, in un contesto ampio, alcune esperienze di mutualità in un’ottica di rigenerazione di legami, di comunità e di territori.

 

“Con questo workshop vogliamo condividere le esperienze dei cittadini che hanno trovato e continuano a trovare nella cooperativa lo spazio per realizzare alcuni ideali e per concretizzare un nuovo modello di economia e nuove forme di sviluppo imprenditoriale, in vari settori di attività - spiega Oreste De Pietro, referente Area Welfare Confcooperative Terre d’Emilia -. Facendo riferimento al Manifesto Scientifico di questa edizione del Festival, crediamo che le cooperative possano rappresentare un’opportunità per passare dal Sogno (i valori e le aspirazioni) alle Regole (le forme giuridiche) e dalle Regole alla Vita (la concretezza dei legami che rigenerano le comunità e i territori). Sarà l’occasione per offrire e raccogliere stimoli e per creare relazioni in vista di future progettualità”. 

 

Foto principale di Alberto Berti