“RIPRISTINO NATURA, LEGGE UE SCRITTA MALE”

“RIPRISTINO NATURA, LEGGE UE SCRITTA MALE”

L’intervento di Carlo Piccinini (presidente Fedagripesca Confcooperative) al voto del Parlamento UE. “Positivo l’intervento con emendamenti migliorativi”.

giovedì 13 luglio 2023

“Prendiamo atto degli esiti del voto, anche se auspicavamo che il voto del Parlamento europeo portasse ad un rigetto della proposta sul ripristino della natura, non perché siamo contrari agli obiettivi della normativa, ma perché la formulazione proposta dalla Commissione UE era assolutamente ideologica e avulsa dalla realtà e, analogamente ad altre proposte della Commissione, fissava obiettivi non realistici senza partire da dati concreti e valutazioni di impatto e senza definire un quadro di risorse finanziarie necessarie per la transizione”. Così il presidente di Fedagripesca Confcooperative Carlo Piccinni (nella foto) commenta il voto di mercoledì 12 luglio 2023 in plenaria del Parlamento Europeo in cui è stato respinto il rigetto del testo proposto dalla Commissione.

“Consideriamo al tempo stesso senz’altro positivo – prosegue Piccinini – che siano stati approvati nel corso della votazione plenaria alcuni emendamenti importanti, come quello che prevede lo stralcio dell’articolo 9, che di fatto escludono le aziende agricole dall’ambito di applicazione della legge”. “Resta il rammarico che su una materia così delicata e di vitale importanza per tutti i cittadini – spiega Piccinini – siano mancati una discussione e un confronto costruttivi, condotto su basi scientifiche e che si sia invece dato vita ad un dibattito ideologizzato che si è configurato come una vera e propria dialettica tra buoni (gli ambientalisti) e cattivi (gli agricoltori), questi ultimi accusati ed additati come nemici dell’ambiente”.

“Attendiamo ora di vedere gli esiti del difficile confronto che vedrà impegnati Commissione Ambiente, Consiglio e Parlamento – conclude Piccinini – anche se restano tutte le nostre perplessità su come sarà possibile riuscire ad apportare miglioramenti efficaci su una base di partenza scritta male, che era stata pensata e scritta senza tener conto del lavoro quotidiano degli agricoltori, mai coinvolti nel percorso che ha portato alla formulazione del testo”.