ZOOTECNIA IN SOFFERENZA, COOPERATIVE IN ALLARME

ZOOTECNIA IN SOFFERENZA, COOPERATIVE IN ALLARME

Comparto suinicolo penalizzato dalle decisioni Ue, la protesta dell’Alleanza Cooperative.

martedì 5 maggio 2020

“C’è preoccupazione per la tenuta del settore zootecnico, alle prese con cali della produzione, contrazione dei fatturati superiori al 20% per le imprese suinicole e crollo dei consumi di salumi Dop e Igp, di carni bovine e avicole a causa della chiusura del canale horeca. Il tempo passa e attendiamo che le misure previste a sostegno del settore, pur se non risolutive, vengano rapidamente messe in atto”. Così Graziano Salsi, il nuovo coordinatore del Settore Zootecnico di Alleanza Cooperative Agroalimentari, commenta la situazione del comparto alle prese con la situazione di emergenza post- Covid19.

“Sul fronte europeo abbiamo già espresso tutto il nostro disappunto – prosegue Salsi – per la decisione della Commissione Europea che non ha incluso il comparto suinicolo nelle misure di ammasso privato previste nel pacchetto di azioni varato a sostegno del comparto agroalimentare”.

Quanto alle misure nazionali, si attende che, una volta che il Decreto ministeriale degli indigenti incasserà il via libera dalla Corte dei Conti, possa partire subito l’iter previsto, con i bandi predisposti da Agea. “Si potrà così dare attuazione – spiega Salsi - al ritiro dal mercato dei quantitativi di prodotti previsti, che ricordiamo sono pari a 23 milioni di euro così ripartiti: 9 milioni per il Prosciutto Dop, 4 milioni per i Salumi Igp e/o Dop e 10 milioni per la carne bovina in scatola”.

Rimanendo sempre in ambito nazionale, il settore attende anche che si renda operativa l’intesa siglata nel dicembre 2019 sul fondo suinicolo nazionale che aveva l’obiettivo di rafforzare la filiera. Un apposito decreto, che ha già avuto il via libera dalla Conferenza Stato Regioni con una dotazione complessiva di 5 milioni di euro, prevede il finanziamento di campagne di comunicazione istituzionale e attività di informazione e promozione verso i consumatori finali. “Una attività di promozione di cui il settore ha tanto bisogno, considerato il calo dei consumi di salumi e prosciutti al banco”, conclude Salsi.