GIOVANI IMPEGNATI PER UN FUTURO SOSTENIBILE

GIOVANI IMPEGNATI PER UN FUTURO SOSTENIBILE

Gli obiettivi dell’Agenda 2030, lo sviluppo sostenibile e le iniziative sviluppate dal mondo cooperativo tra i temi sviluppati nell’evento online.

lunedì 15 novembre 2021

I Giovani Imprenditori di Confcooperative Emilia Romagna sono pronti a fornire il loro contributo per una crescita economica sostenibile sotto tutte le tre necessarie dimensioni: economica, sociale e ambientale. Per una “sostenibilità integrale”, riprendendo una definizione del prof. Stefano Zamagni.

 

È quanto emerso venerdì pomeriggio nel corso dell’evento online “Agenda 2030: sostenibilità, cooperazione e lavoro” organizzato con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, nel corso del quale i giovani cooperatori (rappresentanti per l’occasione dalla presidente del gruppo Mirca Renzetti che ha condotto l’evento) hanno interpellato rappresentanti di Istituzioni, imprese e mondo accademico.

 

“La sostenibilità è un tema che molti identificano nel futuro, ma è quanto mai presente e interessa da vicino la vita di tutte le nostre imprese” ha esordito nel suo intervento di saluto Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna. “È fondamentale creare e diffondere una cultura della sostenibilità, da questo punto di vista non si può fare a meno del contributo dei giovani per maturare un pensiero critico e generare azioni coerenti con questi temi”. Milza ha poi spiegato di non apprezzare i teorici della “decrescita infelice”, quanto di preferire una crescita sostenibile per arrivare alla quale “non si possono fare rivoluzioni, ma c’è bisogno che ognuno faccia dei piccoli passi al fine di generare grandi cambiamenti. La realizzazione di eventi come questo può servire a sensibilizzare ulteriormente la platea che ci circonda”.

 

A proposito di eventi, si è parlato a lungo del Cop26, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021, in corso di svolgimento a Glasgow (Regno Unito).

 

“Sono di ritorno da Glasgow, dal Cop26, in cui si è manifestata una grande partecipazione con oltre 20000 persone che hanno preso parte alla fiera” ha commentato Marco Frey, docente della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. “Gli impegni presi a livello di politica internazionale sono probabilmente insufficienti e non determinanti per un cambiamento radicale e rapido”. “Il concetto di sostenibilità che si è affermato negli ultimi anni – ha spiegato il prof. Frey, che ha curato il Bilancio di Sostenibilità di Confcooperative – racchiude i concetti di equità e inclusione. La dimensione sociale non può prescindere dal rispetto dei diritti umani, ad esempio. La sostenibilità deve tenere insieme economia, società e ambiente. Come queste cose si traducono concretamente, è una questione tutt’altro che banale”.

 

Sui risultati di Cop26, anche Elly Schlein, vice presidente della Regione Emilia Romagna, non ha nascosto una certa insoddisfazione: “Al Cop26 abbiamo sentito dichiarazioni non all’altezza delle aspettative. Incredibile come si sia stati pronti ad ascoltare gli esperti scientifici in caso di pandemia e quanto invece non ci siamo fatti trovare pronti ad ascoltarli sulle grandi questioni ambientali”

 

La stessa Schlein si è soffermata sui 17 obiettivi dell’Agenda 2030 che devono essere perseguiti da tutti i Paesi per un corretto sviluppo sostenibile. “La peculiarità di questa Agenda è che tutti i governi, e tutti i livelli di governo comprese le regioni, devono rispondere a determinati temi ed essere coerenti con le linee guida dettate”.

 

Proprio la Regione Emilia-Romagna ha da poco approvato il documento “Strategia Regionale Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”, che – come ha spiegato Schlein - prevede investimenti su sapere e conoscenza necessari alla transizione”. “Ci daremo indicatori aggiuntivi – ha detto Schlein – per individuare punti di forza e debolezza della nostra azione nei confronti dei 17 obiettivi di sostenibilità, guardando come scadenze al 2025 e al 2030. Questo documento strategico inserisce le azioni del Patto per il Lavoro e per il Clima nella prospettiva dell’Agenda 2030”.

 

“Noi abbiamo presentato il nostro impegno, con al centro la transizione ecologica e l'attenzione alle professionalità legate alla transizione” ha spiegato Paola Ferrara, direttrice di Coopermondo e responsabile sostenibilità di Confcooperative. “È necessario creare lavoro e riqualificare le figure necessarie a questo percorso. Non è la prima volta che, come comunità, ci troviamo davanti al dilemma di crescita e aumento delle diseguaglianze. L’impegno della cooperazione è fondamentale: mettere la persona al centro e umanizzare l’economia è qualcosa che conosciamo bene, e ne conosciamo anche le difficoltà”.

 

Dopo gli interventi di Frey, Schlein e Ferrara (intervistati da Barbara Zanetti, responsabile ambiente di Confcooperative Emilia Romagna) sono state illustrate tre esperienze di sostenibilità ambientale ed economia circolare in chiave cooperativa, da parte di Caviro, CEA - Cooperativa Edile Appennino - e L'Ovile - Cooperativa di solidarietà sociale.

 

In conclusione, Pierlorenzo Rossi, direttore di Confcooperative Emilia Romagna, è poi entrato nello specifico, illustrando come Confcooperative sia già al lavoro sull’Agenda 2030 “ad esempio con le cooperative di comunità, seguendo una logica che mette al centro la redistribuzione della ricchezza e il lavoro dignitoso”.

 

 

A cura dell’ufficio stampa e comunicazione di Confcooperative Emilia Romagna

 

Nelle foto, alcuni scatti dall’evento online tenutosi venerdì scorso.