PLASTIC E SUGAR TAX, CHIESTA MORATORIA

PLASTIC E SUGAR TAX, CHIESTA MORATORIA

Plauso di Confcooperative ER all’iniziativa dell’assessore regionale Colla

giovedì 30 aprile 2020

“Condividiamo questa richiesta dell'assessore regionale Vincenzo Colla. Già in tempi non sospetti abbiamo manifestato più volte tutte le nostre riserve su queste tasse che penalizzano imprese e lavoratori senza generare reali benefici ambientali e di salute”.

Così Confcooperative Emilia Romagna ha commentato la richiesta inviata dall’assessore regionale Vincenzo Colla al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, in merito alla moratoria (da inserire nel prossimo Decreto Legge del Governo) fino alla fine del 2020 per plastic tax e sugar tax, due provvedimenti che la centrale cooperativa aveva già indicato come iniqui e controproducenti.

 

“Visto il difficile momento causato dall’emergenza legata alla diffusione del Covid-19 - afferma Colla - ora è sicuramente necessario pensare ad uno slittamento al 2021 della misura contenuta nella legge di Bilancio 2020. La crisi che stiamo vivendo richiede un intervento del Governo per alleggerire la pressione fiscale sulle imprese, già in forte difficoltà. La moratoria naturalmente non arresterà la ricerca verso soluzioni innovative e la progettazione per la riconversione della produzione già avviate. È stato anche chiesto in merito di destinare una parte delle entrate alla riconversione delle produzioni”.

Già dalla fine dello scorso anno la Regione – su pressante richiesta delle associazioni datoriali con Confcooperative Emilia Romagna in prima fila - si era impegnata affinché il Governo avviasse un confronto con l’industria delle materie plastiche e del packaging, particolarmente importante per l’Emilia-Romagna, nonché con i settori che maggiormente utilizzano materie plastiche, per approfondire una strategia nazionale orientata sia alla ricerca e sviluppo di nuovi materiali e prodotti eco-compatibili, sia all’approntamento di soluzioni in grado di applicare i principi dell’economia circolare, riducendo per quanto possibile l’impatto economico del provvedimento previsto dal Governo.

“Per l’Emilia-Romagna - conclude l’assessore - la piena sostenibilità sociale e ambientale resta l’obiettivo primario del nuovo Patto per il Lavoro”.