SALVIAMO LA PESCA: LA PROTESTA ARRIVA IN RIVIERA

SALVIAMO LA PESCA: LA PROTESTA ARRIVA IN RIVIERA

Sabato 12 giugno la Giornata nazionale di protesta contro le politiche UE indetta dall’Alleanza Cooperative Pesca. Presidi a Rimini, Cesenatico e Porto Garibaldi.

mercoledì 9 giugno 2021

La Commissione Europea ha deciso di far chiudere le imprese della pesca in Mediterraneo con la progressiva riduzione dei giorni di attività in mare. Non è bastata la riduzione del 20% di sforzo di pesca attuata dal Governo italiano in tre anni, la demolizione della flotta di oltre il 16% nell’ultimo decennio; si vuole continuare a ridurre oltre al limite la redditività delle imprese, portandole inevitabilmente a sbarcare gli equipaggi e a chiudere”.

Questo il duro commento dell’Alleanza Cooperative Pesca che annuncia la Giornata nazionale di protesta della pesca italiana indetta per sabato 12 giugno con presidi nei porti di Venezia e Mazara del Vallo, e che vedrà coinvolte anche le cooperative di pescatori dell’Emilia-Romagna che a partire dalle 10.30 si sono dati appuntamento a Rimini (davanti alla Capitaneria di Porto), Cesenatico (davanti al Mercato ittico) e a Porto Garibaldi (davanti al Mercato ittico).

 

“Vogliamo protestare contro le politiche europee che indicano il settore della pesca come principale se non unico colpevole dello stato di sofferenza degli stock ittici del Mediterraneo e dell’Adriatico, trascurando le varie forme di inquinamento, le attività di trivellazione petrolifera, l’intenso traffico navale e marittimo, la cementificazione delle coste e le conseguenze dei cambiamenti climatici, non tenendo conto del ruolo svolto dagli operatori del settore in qualità di guardiani del mare” affermano in una comunicazione congiunta Vadis Paesanti, Cristian Maretti e Patrizia Masetti, rispettivamente vicepresidente di Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna e presidenti di Legacoop Agroalimentare Nord Italia e AGCI Agrital.

 

“Come ben noto – continuano Paesanti, Maretti e Masetti - la Commissione Europea impone già da anni la progressiva riduzione dell’attività in mare ai nostri pescherecci a strascico, il comparto che alimenta per la quasi totalità i mercati ittici italiani, e per i prossimi anni oltre a rendere i pescatori sorvegliati speciali con telecamere a circuito chiuso a bordo, intende continuare su questa strada andando ben oltre il limite di redditività delle imprese che non potranno che chiudere e sbarcare gli equipaggi”.

 

“Con cieca ostinazione – si legge invece nel documento nazionale dell’Alleanza Cooperative Pesca – la Commissione Europea si accanisce contro la pesca, quando è sempre più evidente che la tutela del mare e delle sue risorse non può che passare per un approccio eco-sistemico e per la lotta ad ogni forma di inquinamento, certo più difficile da combattere”. L’Alleanza Cooperative Pesca, continua il documento che indice la Giornata di mobilitazione, “non intende subire ulteriormente la persecuzione ideologica perpetrata ai danni della pesca italiana dalla Commissione Europea e richiama l’attenzione dell’opinione pubblica, delle istituzioni e delle forze politiche e sociali sulla necessità di salvarla dalla sicura estinzione. Dobbiamo tutti evitare che la domanda nazionale venga soddisfatta solo dalle importazioni, per non cancellare secoli di storia, tradizione, cultura della pesca in mare, per non fare chiudere i nostri mercati ittici, per non desertificare le comunità costiere, per salvare migliaia di imprese e di posti di lavoro di chi esce ogni giorno in mare per portare pesce italiano sulle nostre tavole”.

 

Per sostenere questa iniziativa, è partita una campagna social con l’hashtag #SALVIAMOLAPESCA che ha coinvolto anche i rappresentanti delle Istituzioni, tra cui l’assessore regionale alla Pesca Alessio Mammi e la presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Emma Petitti.